Migliaia di cittadini brasiliani manifestano contro l’amnistia per Bolsonaro

Egidio Luigi

Settembre 22, 2025

Migliaia di cittadini sono scesi in piazza ieri, 2 novembre 2025, in diverse città del Brasile per opporsi a una potenziale amnistia per l’ex presidente Jair Bolsonaro e i suoi sostenitori, già condannati per tentato colpo di Stato. Le manifestazioni, organizzate da artisti e gruppi di sinistra, si sono concentrate anche sulla Proposta di emendamento costituzionale (Pec) recentemente approvata dalla Camera dei deputati, che renderebbe più complesso l’arresto e la persecuzione dei membri del Parlamento.

Partecipazione alle manifestazioni

A San Paolo, i dati indicano una partecipazione di circa 42.400 persone, mentre a Rio de Janeiro il numero è stato di 41.800, secondo il Monitor del dibattito politico dell’Università di San Paolo e l’ong More in Common. Secondo gli esperti, questi afflussi rappresentano i più elevati per una manifestazione di sinistra dalla vittoria del presidente Luiz Inácio Lula da Silva alle elezioni del 2022.

Commento di Lula sulle proteste

Lula, attualmente a New York per l’80/a Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha commentato le proteste attraverso un post su Instagram, affermando che queste dimostrazioni evidenziano il rifiuto da parte del popolo brasiliano di tollerare l’impunità e l’amnistia. Il leader progressista ha espresso la sua solidarietà al popolo, dichiarando di essere “dalla parte del popolo brasiliano“.

Reazioni dalla destra

Dall’altra parte, politici di destra e sostenitori di Bolsonaro hanno sfruttato i social media per esprimere il loro dissenso nei confronti delle manifestazioni. Sóstenes Cavalcante, capogruppo del Partito liberale alla Camera, ha condiviso un’immagine che ritrae il famoso cantautore Caetano Veloso nel 1975 con un cartello che recitava “censura no, amnistia sì”. Nella stessa immagine, il cantante appare nel 2025, sostenendo la posizione opposta: “censura sì, amnistia no”. Veloso, che subì l’arresto durante il periodo della dittatura militare in Brasile (1964-1985), è stato uno dei primi artisti a mobilitare le proteste e ha partecipato attivamente alla manifestazione di Copacabana insieme ad altri colleghi.

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