Il Giudice dell’Udienza Preliminare di Roma ha approvato i patteggiamenti per i dirigenti della Juventus coinvolti nell’inchiesta chiamata ‘Prisma’, relativa a presunti casi di plusvalenze nella compravendita di calciatori. Le pene concordate variano da un periodo di 11 mesi a un massimo di 1 anno e 8 mesi, con pena sospesa per alcuni dei coinvolti. Tra i nomi di spicco figurano Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici. Il procedimento ha escluso Maurizio Arrivabene, altro ex dirigente della società bianconera, per il quale è stato disposto il non luogo a procedere. Le accuse mosse riguardano reati di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
Dettagli sui patteggiamenti
Il Giudice Anna Maria Gavoni ha stabilito le pene per i dirigenti coinvolti: 1 anno e 8 mesi per Agnelli, 1 anno e 2 mesi per Nedved e 1 anno e 6 mesi per Paratici. Altri due imputati hanno ricevuto una pena di 11 mesi. Questo sviluppo rappresenta una fase significativa dell’inchiesta, che ha visto la Juventus al centro di un caso di rilevanza nazionale, suscitando l’attenzione di media e tifosi. Le decisioni del gup riflettono la gravità delle accuse e il contesto in cui si sono svolti i fatti.
Multe e risarcimenti
In aggiunta alle pene inflitte ai singoli dirigenti, il Giudice ha imposto una multa di 156 mila euro alla società Juventus. Questo provvedimento si inserisce in un quadro più ampio di responsabilità economica e legale che la società sta affrontando. Inoltre, si apprende che circa un terzo delle oltre 200 parti civili coinvolte ha trovato un accordo risarcitorio, con un importo totale che ammonta a 1 milione e 80 mila euro. Questo accordo indica un tentativo di risolvere le controversie in corso, anche se la questione rimane complessa e sottoposta a ulteriori sviluppi legali.
La situazione attuale della Juventus e dei suoi ex dirigenti rimane sotto osservazione, con possibili ripercussioni sia sul piano sportivo che su quello economico, mentre il club cerca di ripristinare la propria immagine dopo questi eventi.