Il 10 settembre 2025, il popolo di Charlie Kirk si è riunito davanti allo State Farm Stadium di Phoenix, in Arizona, per commemorare l’attivista conservatore tragicamente scomparso. Da diverse località degli Stati Uniti, tra cui Nevada, California, Texas, Oklahoma, Maine, North Carolina, Hawaii e Alaska, i sostenitori sono giunti all’alba per rendere omaggio a Kirk.
La situazione attorno allo stadio, descritto dai residenti come il più grande dell’Arizona, era già caotica nella notte precedente. I partecipanti hanno dovuto scendere dai taxi e percorrere a piedi l’ultimo chilometro per avvicinarsi all’imponente struttura, capace di accogliere fino a 63.000 persone. Molti di loro hanno scelto di accamparsi all’esterno, per assicurarsi un posto all’interno.
Un gesto di vicinanza e rispetto
Tra i partecipanti, Bryan Field, 71 anni, residente a Phoenix, ha espresso il suo desiderio di essere presente per testimoniare la sua vicinanza alla famiglia di Kirk e a tutti coloro che hanno perso un “bravo ragazzo” che promuoveva valori come il rispetto reciproco, il matrimonio e la famiglia. La sua presenza è un chiaro segno di solidarietà verso una comunità in lutto.
All’apertura dei cancelli, i partecipanti, dopo un attento controllo di sicurezza, si sono affrettati a prendere posto. La folla, composta da persone di tutte le età, indossava magliette rosse e blu, i colori della bandiera americana, e cappellini con le iniziali CK o con il famoso slogan “Make America Great Again“. Lala, una donna di 50 anni dell’Arizona, ha dichiarato di essere lì per “fare la storia” e ha acquistato un cappellino per portare a casa un ricordo significativo di questo evento.
Un’atmosfera di unità e celebrazione
Le note di un gruppo di Christian rock risuonavano nello stadio, mentre i presenti, molti dei quali in piedi con le mani alzate, cantavano con fervore. Le immagini di Charlie Kirk, esposte su cavalletti di legno, decoravano i corridoi dell’impianto sportivo. Nelle fotografie, Kirk era spesso ritratto con la moglie Erika, che ora si appresta a raccogliere l’eredità dell’organizzazione Turning Point USA, fondata dal marito nel 2012.
Tra i partecipanti, Taylor, 31 anni, ha condiviso la sua esperienza personale, sottolineando quanto l’omicidio di Kirk l’abbia colpita. Anche lei, vedova, ha voluto esprimere la sua vicinanza a Erika in un momento così difficile. Ha sottolineato che la perdita di Kirk non ha solo privato il mondo di un giovane promettente, ma ha anche sottratto al Paese un potenziale futuro presidente.
La forza di una comunità unita
Marty, 46 anni, è arrivato dal Montana con la moglie e la figlia di 18 anni, e ha atteso con pazienza per partecipare alla cerimonia. Nonostante la stanchezza, ha dichiarato di sentirsi “colmo di amore” e ha evidenziato come l’eredità di Kirk si manifesti nella folla che riempie gli spalti. Ha affermato che la morte di Kirk ha già avuto un impatto significativo sull’America, unendo le persone in un obiettivo comune di difesa dei valori familiari e patriottici.
I partecipanti hanno condiviso storie e conversazioni con sconosciuti, creando legami che trascendono le distanze geografiche. La celebrazione della vita e dell’eredità di Charlie Kirk ha dimostrato come la sua figura continui a ispirare e unire le persone, rafforzando la loro determinazione a lottare per i valori in cui credono.