Il Pentagono ha recentemente avvertito i diplomatici europei riguardo a un possibile ridimensionamento dell’assistenza di sicurezza destinata ai Paesi Baltici, in particolare Lettonia, Lituania ed Estonia, che condividono un confine con la Russia. Questa notizia è stata riportata da Reuters il 21 settembre 2025, citando fonti interne al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Secondo quanto comunicato, gli Stati Uniti intenderebbero ridurre il supporto militare, spingendo l’Europa a diventare meno dipendente dalle forze americane.
Le nuove priorità degli Stati Uniti
Durante un incontro con i rappresentanti europei, il Pentagono ha sottolineato che, con l’amministrazione Trump, l’attenzione degli Stati Uniti si sposterà verso altre questioni strategiche. Questo cambiamento di focus implica che i Paesi europei, in particolare quelli più vicini alla Russia, dovranno rafforzare le proprie capacità di difesa e sicurezza. La dichiarazione del Pentagono evidenzia la necessità per l’Europa di sviluppare una maggiore autonomia in materia di sicurezza, in un contesto geopolitico sempre più complesso.
La decisione di ridurre il supporto militare potrebbe avere conseguenze significative per la stabilità nella regione baltica. Lettonia, Lituania ed Estonia, che hanno storicamente fatto affidamento sulla protezione degli Stati Uniti, potrebbero trovarsi a dover affrontare nuove sfide senza il consueto sostegno. Le tensioni con la Russia, che ha intensificato le sue attività militari ai confini, rendono questa situazione particolarmente delicata.
Reazioni europee e implicazioni future
I diplomatici europei stanno già esprimendo preoccupazione riguardo a queste dichiarazioni. La possibilità di un ritiro della protezione statunitense ha sollevato interrogativi sulla sicurezza collettiva in Europa e sulla capacità dei Paesi baltici di affrontare potenziali minacce. La NATO, che ha sempre garantito un livello di sicurezza attraverso la cooperazione tra i membri, potrebbe dover rivedere le proprie strategie in risposta a questa nuova direzione presa dagli Stati Uniti.
Inoltre, i Paesi europei potrebbero essere costretti a riconsiderare le loro spese militari e a investire maggiormente nelle proprie forze armate. La questione della sicurezza in Europa, quindi, sta assumendo un’importanza crescente, e la necessità di una maggiore integrazione e collaborazione tra i membri della NATO diventa sempre più evidente. La situazione attuale richiede un approccio coordinato per garantire la stabilità e la sicurezza nella regione, specialmente alla luce delle crescenti tensioni geopolitiche.
L’atteggiamento degli Stati Uniti, sotto la guida di Trump, non solo modifica le dinamiche di sicurezza in Europa, ma pone anche interrogativi su come le nazioni europee possano adattarsi a un contesto di crescente autonomia e responsabilità in materia di difesa. La sfida per i Paesi baltici sarà quella di trovare un equilibrio tra il rafforzamento delle proprie capacità e la cooperazione con gli alleati storici, in un panorama internazionale in continua evoluzione.