Antonio Politano, direttore artistico del Festival della Letteratura di Viaggio, ha presentato la sedicesima edizione della manifestazione, che si svolgerà a Roma dal 26 settembre al 5 ottobre 2025. L’evento, intitolato “Isole, Mare, Oceani”, è stato descritto da Politano come un vero e proprio “racconto del mondo”, evocando le parole di Walt Whitman, e avrà luogo presso la Società Geografica Italiana.
Dettagli del festival
Il Festival, un’importante piattaforma per narrazioni e racconti, quest’anno si distingue per la sua lunghezza e varietà di eventi. Politano, che è anche un noto fotografo e giornalista, ha sottolineato che in dieci giorni si svolgeranno oltre 90 eventi, tra cui mostre, premiazioni, spettacoli, incontri, letture e passeggiate guidate. Inoltre, sono previste iniziative dedicate alle persone con disabilità e laboratori per bambini, il che rende il Festival un’esperienza inclusiva e accessibile.
Il tema del viaggio
Il tema centrale di quest’edizione è il viaggio, descritto da Politano come un “giardino di metafore”. Questo concetto permette di esplorare diverse forme di narrazione, che spaziano dalla letteratura alla fotografia, dal cinema alla musica, fino alla danza e al fumetto. Ogni espressione artistica racconta storie di luoghi, culture e genti, sia lontane che vicine, creando un ponte tra esperienze diverse.
Incontri durante il festival
Durante il Festival, i partecipanti avranno l’opportunità di incontrare numerosi autori e artisti, poiché il viaggio è visto come un invito alla conoscenza e alla scoperta, ma soprattutto come un invito all’incontro con l’altro. Politano ha condiviso che l’immagine di presentazione dell’evento, che ritrae un uomo mentre si tuffa nelle acque di Filicudi, simboleggia proprio questo aspetto umano e relazionale del viaggio.
Paesi ospiti e temi trattati
Il Festival avrà come Paesi ospiti la Polinesia Francese e il Portogallo, con un focus particolare su mare e isole, ecosistemi fragili minacciati dalla crisi climatica e dall’innalzamento delle acque. Politano ha annunciato che ci saranno momenti dedicati al turismo delle radici, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, con musica e proiezioni di immagini.
Premi e riconoscimenti
Come nelle edizioni precedenti, verranno assegnati due premi significativi. Il Navicella d’Oro della Società Geografica Italiana sarà conferito a figure di spicco come il musicista Paolo Fresu, lo scrittore svedese Björn Larsson, la giurista Francesca Albanese e l’architetto britannico-israeliano Eyal Weizman. Anche le organizzazioni non governative Mediterranea Saving Humans, Open Arms e Sos Méditerranée saranno premiate per il loro impegno nel soccorso in mare.
Mostra dedicata a Hugo Pratt
Il Premio Kapuściński per il reportage andrà quest’anno al giornalista e viaggiatore francese Sylvain Tesson, allo scrittore Paolo Giordano, al giornalista israeliano Gideon Levy, al giornalista e autore televisivo Riccardo Iacona, e alla rivista ‘The Passenger’, edita da Iperborea.
Riflessioni finali sul festival
Infine, il Festival offrirà anche un’importante mostra dedicata a Hugo Pratt, “La Grande Avventura. Da Ulisse a Corto Maltese”, che celebra il trentesimo anniversario dalla sua scomparsa. Questa esposizione, distribuita tra il Museo delle Civiltà, la Biblioteca Nazionale Centrale, Palazzo della Farnesina e Palazzetto Mattei, esplorerà la vita e le opere del grande fumettista, mettendo in luce i personaggi e le geografie che lo hanno ispirato. Politano ha concluso evidenziando l’importanza di letture su temi come il cielo, le costellazioni, la poesia e la geopolitica del mare, nonché la necessità di una Costituzione della Terra per affrontare le emergenze globali e garantire un futuro sostenibile per l’umanità.