Omicidio di Kirk: le teorie cospirazioniste sull’assassinio dell’esponente di destra

Marianna Perrone

Settembre 20, 2025

Sabato 20 settembre 2025, Milano. Dopo la cattura del presunto assassino di Charlie Kirk, avvenuta dopo 33 ore dall’omicidio, si stanno diffondendo diverse teorie cospirazioniste riguardo al delitto. Mentre le autorità confermano la detenzione del colpevole, le opinioni pubbliche si dividono, attribuendo la responsabilità a varie entità, tra cui il governo israeliano, il movimento Maga e attivisti di estrema destra.

Le speculazioni si intensificano, alimentate da figure di spicco come Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, che ha sollevato dubbi sulla narrazione ufficiale. Bannon ha descritto l’omicidio come una “sceneggiatura” e ha chiesto un’indagine più approfondita. Le sue dichiarazioni hanno contribuito a creare un clima di incertezza e sfiducia nei confronti delle versioni fornite dalle autorità.

Le teorie cospirazioniste emergenti

Sull’omicidio di Kirk si sono sviluppate varie teorie. Alcuni sostengono che il delitto sia stato orchestrato da Israele, mentre altri incolpano il movimento Maga e militanti transgender. Un gruppo di estrema destra noto come Groypers è stato citato come un possibile coinvolto. Queste teorie continuano a proliferare, nonostante l’arresto del colpevole.

La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di voci influenti nel panorama politico e mediatico. Ad esempio, Elon Musk ha suggerito che l’assassino potrebbe non aver agito da solo, evocando l’idea di una “cellula terroristica”. Musk ha commentato un post che riferiva di avvertimenti da parte di persone transgender prima dell’attacco, insinuando che ci fosse una rete più ampia dietro l’omicidio.

Le accuse contro il movimento transgender

Il podcaster conservatore Booker Scott ha espresso la sua opinione, puntando il dito contro un presunto “esercito di transgender” che, a suo dire, non si fermerà davanti a nulla per ottenere ciò che desidera. Scott ha menzionato Trantifa, un gruppo che si oppone al movimento Antifa, come responsabile di azioni violente. Queste affermazioni hanno suscitato polemiche e hanno contribuito a polarizzare ulteriormente il dibattito.

La teoria del coinvolgimento di Israele

Un’altra narrazione che sta guadagnando attenzione è quella che suggerisce un possibile coinvolgimento di Israele e dei suoi sostenitori americani, come Bill Ackman. Secondo questa teoria, il delitto sarebbe stato orchestrato per intimidire Kirk, il quale stava iniziando a distanziarsi dalle posizioni pro-Israele a causa della guerra in corso a Gaza. Questa accusa ha sollevato interrogativi sul ruolo di poteri esterni nella politica interna americana e ha alimentato il dibattito sulla libertà di espressione e sui diritti civili.

Le teorie cospirazioniste sull’omicidio di Kirk continuano a circolare, dimostrando come eventi tragici possano essere strumentalizzati per scopi politici e ideologici. Le autorità, nel frattempo, si trovano a dover affrontare non solo la questione della giustizia per la vittima, ma anche la crescente diffusione di disinformazione e teorie infondate.

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