Morgan, noto musicista e personaggio controverso, ha rilasciato un’intervista a Nunzia De Girolamo durante la trasmissione “Ciao Maschio”, in onda su Rai1 nel mese di febbraio 2025. Durante il colloquio, ha espresso le sue opinioni su diversi temi, rivelando il suo approccio alla musica e alla vita.
Il percorso artistico di Morgan
Nel corso dell’intervista, Morgan ha parlato della sua esperienza nel mondo della musica, sottolineando come si senta spesso marginalizzato dal sistema, nonostante i numerosi successi ottenuti nella sua carriera. Ha menzionato un recente film di cui ha composto le musiche, un documentario che ha trionfato in ben 47 festival internazionali, conquistando riconoscimenti a Los Angeles, Toronto e Londra. Tuttavia, ha lamentato la mancanza di attenzione mediatica nei suoi confronti, affermando che nessuno ne ha parlato.
Morgan ha anche rivendicato il suo ruolo nel lancio di artisti come Marco Mengoni, Noemi e Michele Bravi, dichiarando: “Marco Mengoni esiste perché l’ho scoperto io”. Ha evidenziato come, nonostante il suo contributo significativo, il sistema non riconosca il suo operato, lasciando intendere che la mancanza di gratitudine da parte di alcuni artisti sia influenzata dall’ambiente che li circonda.
Il controverso episodio di Sanremo
Riferendosi al famoso episodio con Bugo durante il Festival di Sanremo, Morgan ha descritto quell’evento come un’opera d’arte e un’installazione avanguardistica. Quando De Girolamo gli ha chiesto se si consideri una figura scomoda nel panorama musicale, Morgan ha risposto affermando di essere anche “comodo”, ma ha espresso il suo disappunto per non essere mai considerato il “padrone di casa” nei vari eventi a cui partecipa. Ha sottolineato che il suo ruolo è spesso relegato a quello di “elemento aggiuntivo”, una posizione che trova sgradevole.
Etica e valori nella musica
Morgan ha parlato della sua visione morale e della sua forte etica, sostenendo di essere “divisivo” in quanto artista. Ha criticato il mondo della musica attuale, affermando che molti si muovono solo in funzione del guadagno, mentre lui si considera “vecchio stile”, capace di discernere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La sua posizione lo porta spesso a opporsi al potere, un atteggiamento che lo ha contraddistinto nel corso della sua carriera.
Un desiderio di rinascita artistica
Infine, Morgan ha espresso un desiderio curioso: se avesse la possibilità di rinascere, vorrebbe essere Jovanotti per poterlo guidare verso una musica più intelligente. Ha descritto l’artista come “furbo”, capace di adattarsi alle diverse epoche senza mai schierarsi completamente. Secondo Morgan, questa attitudine gli consente di mantenere un vasto pubblico, ma lui stesso si sente spinto a chiedere un approccio più profondo e significativo alla musica.
La conversazione con Nunzia De Girolamo ha messo in luce non solo il talento di Morgan, ma anche le sue frustrazioni e la sua visione critica nei confronti dell’industria musicale contemporanea.