La Casa Bianca risponde a Obama dopo le dichiarazioni su Kimmel: ‘non è informato’

Marianna Perrone

Settembre 20, 2025

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha risposto alle recenti affermazioni di Barack Obama riguardo alla sospensione del programma di Jimmy Kimmel. Durante un’intervista trasmessa su Fox, Leavitt ha chiarito che la decisione di interrompere lo show è stata esclusivamente presa da ABC, escludendo qualsiasi pressione o influenza da parte dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti. Leavitt ha affermato di essere stata presente con il presidente quando la notizia è stata divulgata nel Regno Unito, sottolineando l’assenza di coercizione governativa, come invece sostenuto da Obama.

Dichiarazioni di Karoline Leavitt

Il 20 settembre 2025, a New York, Karoline Leavitt ha espresso il suo disappunto per le parole di Obama, affermando che l’ex presidente “non ha idea di cosa stia parlando”. La portavoce ha voluto mettere in chiaro che la decisione di sospendere il programma non è stata influenzata dalla Casa Bianca, ma è stata una scelta autonoma della rete televisiva ABC. Leavitt ha sottolineato che non ci sono stati contatti o pressioni da parte del governo statunitense riguardo a questa questione.

Leavitt ha anche ribadito che il presidente non è coinvolto nella programmazione televisiva e che la decisione di sospendere lo show di Kimmel è stata presa in modo indipendente. Questa affermazione è stata una risposta diretta alle critiche mosse da Obama, che aveva descritto la sospensione come una forma di coercizione.

Posizione di Barack Obama

Barack Obama, in un’intervista, aveva espresso preoccupazione per la sospensione del programma di Jimmy Kimmel, interpretandola come un atto di coercizione governativa. Le sue dichiarazioni hanno suscitato una reazione immediata dalla Casa Bianca, che ha deciso di chiarire la situazione. Obama ha sempre avuto una forte presenza nel panorama mediatico, e le sue parole hanno un peso significativo, soprattutto quando si tratta di questioni relative alla libertà di espressione e alla programmazione televisiva.

La polemica è emersa in un periodo in cui la libertà di stampa e di espressione è sotto esame, e le affermazioni di Obama hanno sollevato interrogativi sul ruolo del governo nella programmazione dei media. La risposta della Casa Bianca mira a difendere la propria posizione e a rassicurare il pubblico sulla separazione tra il governo e le decisioni editoriali delle emittenti.

Implicazioni per il futuro della programmazione televisiva

La controversia sulla sospensione del programma di Jimmy Kimmel potrebbe avere ripercussioni più ampie nel panorama televisivo americano. La questione solleva interrogativi su come le reti televisive gestiscono le loro programmazioni e sul grado di libertà che hanno nel prendere decisioni editoriali. La reazione della Casa Bianca potrebbe influenzare il modo in cui altre emittenti si approcciano a situazioni simili in futuro, specialmente quando si tratta di affrontare critiche pubbliche da figure influenti come Barack Obama.

In un contesto in cui i media e la politica sono sempre più intrecciati, la risposta della Casa Bianca rappresenta un tentativo di mantenere la propria indipendenza dalle pressioni esterne, ma al contempo mette in luce le tensioni esistenti tra governo e media. La situazione rimane da osservare, con potenziali sviluppi che potrebbero influenzare ulteriormente la programmazione televisiva e le relazioni tra i principali attori di questo settore.

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