Il 19 settembre 2025, a Port Sudan, le forze paramilitari sudanesi hanno compiuto un attacco aereo devastante che ha portato alla morte di 75 persone. Questo tragico evento ha avuto luogo in un campo per sfollati nel Darfur, dove un drone ha colpito una moschea, secondo quanto riferito da un’organizzazione umanitaria attiva nella zona. L’attacco si inserisce in un contesto di crescente violenza, in cui le Forze di Supporto Rapido (Rsf) stanno tentando di estromettere l’esercito dalla città di El-Fasher, il principale centro urbano della regione.
Il contesto del conflitto nel Darfur
Il Darfur, una regione dell’ovest del Sudan, è da anni teatro di conflitti armati e violenze. Le tensioni tra le diverse fazioni, tra cui le forze governative e i gruppi paramilitari, hanno portato a una crisi umanitaria di vaste proporzioni. Gli sfollati, che cercano rifugio nei campi, sono tra i più vulnerabili in questo conflitto. La situazione è ulteriormente aggravata dall’assenza di un intervento internazionale efficace, che ha lasciato molte comunità a fronteggiare la violenza senza alcun supporto.
L’attacco del 19 settembre ha colpito non solo le persone presenti nella moschea, ma ha anche scosso l’intera comunità del campo di Abu Shouk. Le testimonianze raccolte dal gruppo della Sala di Risposta alle Emergenze indicano che i corpi delle vittime sono stati estratti dalle macerie della moschea, evidenziando la brutalità dell’azione. Questo episodio rappresenta un ulteriore capitolo di una storia di violenza che continua a segnare il Sudan.
Le reazioni internazionali e umanitarie
L’attacco ha suscitato forti reazioni da parte della comunità internazionale e delle organizzazioni umanitarie. Molti hanno condannato la violenza indiscriminata contro i civili e hanno chiesto un intervento immediato per proteggere gli sfollati e garantire la sicurezza nella regione. Le agenzie umanitarie operano in condizioni estremamente difficili, cercando di fornire assistenza a una popolazione in crisi, ma spesso si trovano ostacolate dalla violenza e dall’instabilità .
In questo contesto, è fondamentale che la comunità internazionale si mobiliti per fornire supporto e aiuto a chi ne ha bisogno. La situazione nel Darfur richiede un’attenzione urgente, poiché ogni giorno che passa porta con sé nuove sofferenze e perdite umane. Le organizzazioni non governative e i gruppi di aiuto stanno facendo del loro meglio per rispondere a questa emergenza, ma le risorse sono limitate e spesso insufficienti a fronteggiare la portata della crisi.
L’attacco del 19 settembre rappresenta non solo una tragedia per le famiglie delle vittime, ma anche un campanello d’allarme per il mondo intero. La violenza in Sudan deve essere affrontata con decisione, e la protezione dei civili deve diventare una priorità assoluta.