Israele decide di chiudere due valichi di frontiera con la Giordania

Marianna Perrone

Settembre 19, 2025

Il valico di Rabin, situato al confine tra Israele e Giordania, è attualmente accessibile esclusivamente ai lavoratori. La decisione è stata presa dopo un tragico episodio avvenuto il 18 settembre 2025, quando un autista di un veicolo carico di aiuti umanitari ha aperto il fuoco, causando la morte di due soldati israeliani. La notizia è stata riportata dal quotidiano Haaretz.

Chiusura del valico di Allenby

Il 19 settembre 2025, l’Autorità aeroportuale israeliana ha comunicato la chiusura del ponte di Allenby, l’unico passaggio che collega la Cisgiordania alla Giordania. Questa misura rimarrà in vigore fino a nuovo avviso, in risposta all’incidente che ha scosso la regione. L’agenzia ha confermato che il valico non sarà riaperto per il traffico civile, creando disagi significativi per coloro che necessitano di attraversare il confine per motivi di lavoro o umanitari.

Situazione ai valichi tra Israele e Giordania

Oltre alla chiusura del ponte di Allenby, anche gli altri valichi tra Israele e Giordania hanno subito restrizioni. Il valico del fiume Giordano, situato a nord, è stato chiuso completamente, mentre il valico di Rabin, a sud, rimane operativo ma esclusivamente per i lavoratori. Questa decisione evidenzia l’intensificarsi delle tensioni nella regione e le misure di sicurezza adottate dalle autorità israeliane per prevenire ulteriori incidenti.

Gli eventi recenti hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla stabilità nella zona, già segnata da conflitti e tensioni politiche. La chiusura dei valichi rappresenta un ulteriore passo verso l’inasprimento delle misure di controllo al confine, con un impatto diretto sulle dinamiche di movimento delle persone e delle merci.

Reazioni e conseguenze

Le reazioni a queste misure sono state immediate, con molte organizzazioni umanitarie che esprimono preoccupazione per le conseguenze che la chiusura dei valichi avrà sulle persone che dipendono dagli aiuti. La situazione si preannuncia complessa, poiché l’accesso limitato può ostacolare la distribuzione di aiuti necessari a migliaia di persone in difficoltà.

Le autorità israeliane, da parte loro, giustificano le restrizioni come necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire attacchi futuri. Tuttavia, la comunità internazionale osserva con attenzione, temendo che queste misure possano ulteriormente aggravare le tensioni tra le diverse fazioni e compromettere gli sforzi di pace nella regione.

In questo contesto, il valico di Rabin rimane un punto cruciale per il transito dei lavoratori, ma la sua apertura limitata mette in evidenza le sfide quotidiane che affrontano le persone che vivono in un’area segnata da conflitti e incertezze.

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