Alla cerimonia di assegnazione del Premio del primo ministro per le operazioni del Mossad negli anni 2023-2024, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha rivelato per la prima volta che l’omicidio mirato del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuto a Teheran nel 2024, è stato un’operazione condotta da Israele. Durante il suo intervento, Netanyahu ha dichiarato: “Abbiamo discusso di Haniyeh, un’operazione che non è stata semplice. E per quanto riguarda Nasrallah, anche quella è stata tutt’altro che semplice o scontata.”
Dettagli sull’operazione
Il premier ha poi continuato, sollecitando l’attenzione dei presenti: “Avete i cercapersone con voi? Ovviamente, sapevo che non si trattava di dispositivi, ma delle persone, del lavoro, del primo attacco mirato di massa nella storia.” Queste affermazioni sottolineano l’importanza strategica e la complessità delle operazioni condotte da Israele nel contesto del conflitto con Hamas e Hezbollah.
Significato della cerimonia
La cerimonia ha rappresentato un momento significativo per il governo israeliano, che ha voluto mettere in evidenza il proprio impegno nella lotta contro il terrorismo. La conferma di Netanyahu sull’operazione contro Haniyeh segna un cambiamento nella comunicazione ufficiale riguardo alle operazioni di intelligence e alle azioni militari, evidenziando un approccio più trasparente e diretto rispetto al passato.
Il ruolo del Mossad
Il Mossad, l’agenzia di intelligence israeliana, ha svolto un ruolo cruciale in queste operazioni, e la cerimonia ha anche messo in luce il lavoro svolto dai suoi agenti. Le parole di Netanyahu riflettono una strategia di comunicazione che mira a rafforzare il sostegno interno e internazionale per le azioni di Israele nella regione, sottolineando la determinazione del governo nel perseguire obiettivi di sicurezza nazionale.