Giovedì 18 settembre 2025, la Francia si trova nuovamente al centro di un’ondata di proteste contro le misure di austerità previste dalla legge finanziaria per il 2026. Le autorità hanno registrato oltre 170 manifestazioni in tutto il territorio nazionale, rispetto ai 250 cortei previsti dagli organizzatori. Fino ad ora, 37 persone sono state arrestate e si contano almeno 63 blocchi stradali e di strutture pubbliche. A Parigi, la capitale, è in corso la manifestazione più significativa, accompagnata da uno sciopero dei mezzi pubblici, con metropolitane e autobus fermi. La situazione ha portato alla chiusura di numerosi negozi e le istituzioni bancarie, insieme ai rivenditori di telefonia mobile, hanno adottato misure di sicurezza straordinarie.
Le manifestazioni in tutta la Francia
Le proteste di oggi, 18 settembre 2025, sono state organizzate da sindacati e movimenti sociali che contestano le politiche economiche del governo, ritenute eccessivamente restrittive. Le strade di città come Marsiglia, Lione e Bordeaux sono state animate da manifestanti che chiedono un’alternativa alle misure di austerità. In particolare, i lavoratori del settore pubblico e privato si sono uniti per esprimere il loro dissenso, sottolineando le difficoltà economiche che molti cittadini stanno affrontando. Le autorità locali hanno dovuto mobilitare un ingente dispiegamento di forze dell’ordine per gestire le manifestazioni e garantire la sicurezza pubblica.
Il clima di tensione è palpabile, con i manifestanti che si sono riuniti in piazze e strade principali, portando cartelli e slogan contro il governo. I leader sindacali hanno dichiarato che continueranno a lottare per i diritti dei lavoratori e per una revisione delle politiche fiscali che, a loro avviso, penalizzano le fasce più vulnerabili della popolazione. Le manifestazioni sono state caratterizzate da momenti di forte partecipazione, ma anche da episodi di violenza, con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine in alcune città.
La situazione a Parigi
A Parigi, la manifestazione ha attirato migliaia di partecipanti, rendendo la capitale il fulcro delle proteste nazionali. Le strade intorno a luoghi simbolici come Place de la République e l’Opéra sono state bloccate, creando disagi significativi alla circolazione. Lo sciopero dei mezzi pubblici ha complicato ulteriormente la situazione, costringendo molti cittadini a cercare alternative per spostarsi. La chiusura di negozi e attività commerciali ha avuto un impatto notevole sull’economia locale, con molti esercenti costretti a interrompere le loro operazioni.
Le autorità parigine hanno messo in atto misure di sicurezza straordinarie in risposta alle preoccupazioni per possibili atti vandalici. I negozi di elettronica e le banche, in particolare, hanno aumentato le misure di protezione per evitare danni alle proprietà. Nonostante le tensioni, i manifestanti hanno mantenuto un comportamento prevalentemente pacifico, con molti che hanno sottolineato l’importanza di far sentire la propria voce in un momento critico per il futuro del paese.
Le manifestazioni di oggi rappresentano solo l’ultima di una serie di azioni di protesta che hanno caratterizzato i mesi recenti in Francia, mentre il governo continua a fronteggiare crescenti pressioni sociali e politiche.