Migranti abbandonati in mare da un barcone: 19 arresti alle Canarie

Egidio Luigi

Settembre 17, 2025

Oltre cinquanta migranti hanno perso la vita durante una drammatica traversata dal Nord Africa verso le isole Canarie, a causa di violenze perpetrate dai trafficanti. Le indagini condotte dalla polizia spagnola hanno rivelato che i migranti, a bordo di un barcone soccorso il 24 agosto 2025, hanno subito abusi inenarrabili durante un viaggio che è durato undici giorni. Il barcone, con 248 persone a bordo, ha attirato l’attenzione delle autorità dopo che alcuni sopravvissuti hanno raccontato le atrocità vissute.

Indagini sulla tragedia

Le autorità spagnole hanno avviato un’inchiesta approfondita dopo il soccorso del barcone. I racconti dei sopravvissuti hanno messo in luce una serie di episodi brutali che hanno scosso l’opinione pubblica. Secondo le testimonianze, durante la traversata, diverse persone sono state gettate in mare vivi dai trafficanti, spesso per aver osato protestare contro le condizioni disumane del viaggio. Le dichiarazioni hanno portato all’arresto di 19 individui, accusati di reati gravi, tra cui omicidio, lesioni e torture.

Le indagini hanno rivelato che i migranti erano stati sottoposti a violenze fisiche e psicologiche, creando un clima di terrore a bordo dell’imbarcazione. Gli arrestati, secondo la polizia, avrebbero agito con particolare crudeltà, approfittando della vulnerabilità dei migranti in cerca di una vita migliore. Le autorità spagnole hanno sottolineato l’importanza di perseguire i responsabili di tali crimini, evidenziando la necessità di un intervento internazionale per combattere il traffico di esseri umani.

Il contesto della migrazione

La tragedia avvenuta nel 2025 non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di crisi migratoria che ha coinvolto l’Europa negli ultimi anni. Le isole Canarie, in particolare, sono diventate un punto di approdo per molti migranti provenienti dal Nord Africa, in fuga da guerre, povertà e violazioni dei diritti umani. La rotta marittima è estremamente pericolosa e spesso fatale, con numerosi casi di naufragi e scomparse.

Le organizzazioni umanitarie hanno lanciato allarmi riguardo alle condizioni di vita nei campi profughi e alle violenze subite dai migranti durante il viaggio. Le politiche europee in materia di migrazione e asilo sono state oggetto di critiche, con richieste di maggiore solidarietà tra i paesi membri e di un approccio più umano nei confronti dei migranti. Gli eventi recenti hanno riacceso il dibattito su come affrontare la crisi migratoria e proteggere i diritti di chi cerca rifugio.

La situazione attuale pone interrogativi sulla necessità di una maggiore cooperazione internazionale e di politiche più efficaci per prevenire il traffico di esseri umani e garantire la sicurezza dei migranti. Mentre le indagini proseguono, l’attenzione rimane alta sulla questione dei diritti umani nel contesto delle migrazioni forzate.

×