Iran, la Nobel per la Pace intona “Bella ciao” a volto scoperto

Egidio Luigi

Settembre 17, 2025

Narges Mohammadi ha eseguito la celebre canzone “Bella ciao” in persiano, il 16 settembre 2025, in Piazza della Libertà a Teheran, senza indossare l’hijab. L’attivista, insignita del premio Nobel per la Pace, ha voluto rendere omaggio a Mahsa Amini, la giovane donna che ha perso la vita tre anni fa, dopo essere stata arrestata per non aver indossato correttamente il velo. Durante la sua esibizione, Mohammadi ha voluto sottolineare il significato profondo della canzone, che rappresenta una lotta contro l’oppressione e l’ingiustizia.

Il richiamo alla memoria

La pagina “Our Free Iran”, che ha condiviso il video della performance, ha commentato: “Bella Ciao è una canzone rivoluzionaria antifascista che ha viaggiato in tutto il mondo e ha trovato la sua voce in Iran dopo l’omicidio di Mahsa.” Questo richiamo alla memoria non è solo un tributo alla giovane vittima, ma anche un simbolo di resistenza contro le restrizioni imposte dal regime iraniano.

La libertà di espressione in Iran

In Iran, la libertà di espressione è fortemente limitata e il regime ha imposto regole severe riguardo all’abbigliamento e al comportamento pubblico. Nonostante ciò, Narges Mohammadi ha scelto di sfidare queste norme oppressive, diventando un esempio di coraggio e determinazione per molti. La sua esibizione ha attirato l’attenzione su un tema cruciale: la lotta per i diritti delle donne e la libertà di espressione in un contesto di repressione.

Un movimento crescente di attivismo

L’atto di Mohammadi non è isolato; rappresenta un movimento crescente di attivismo in Iran, dove sempre più persone si oppongono alle ingiustizie e alle violazioni dei diritti umani. La sua voce risuona con forza, portando avanti il messaggio di speranza e resistenza in un momento in cui il paese è attraversato da tensioni sociali e politiche.

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