A Roma, nel 2025, la diocesi ha avviato un’iniziativa significativa per sostenere gli studenti in difficoltà , utilizzando le aule del catechismo come spazi per il doposcuola. L’iniziativa prevede un fondo di 200mila euro destinato alle parrocchie che si impegneranno ad accogliere i ragazzi nel pomeriggio o nella sera, con l’obiettivo di migliorare le loro competenze nelle materie scolastiche.
Il ruolo della chiesa e la povertà educativa
Il cardinale vicario Baldo Reina ha spiegato che la Chiesa di Roma è storicamente attiva nel contrastare le varie forme di povertà , cercando di alleviare le sofferenze di chi ne è colpito. Negli ultimi anni, ha osservato un aumento della povertà educativa, particolarmente nelle periferie e nelle aree più vulnerabili della capitale. Diverse comunità parrocchiali hanno già avviato programmi di doposcuola, offrendo spazi e insegnanti per supportare bambini e ragazzi provenienti da famiglie in difficoltà . Sono in atto anche iniziative per aiutare migranti e rifugiati nell’apprendimento della lingua italiana.
Fondi e gestione dell’iniziativa
Per incentivare queste attività , la diocesi ha deciso di destinare un fondo di 200mila euro alle parrocchie che presenteranno richiesta di un contributo economico una tantum, che può arrivare fino a 2mila euro. Il cardinale Reina ha sottolineato che si tratta di un contributo che, sebbene non possa coprire tutte le necessità , è comunque utile per avviare nuovi servizi di doposcuola o potenziare quelli già esistenti. La gestione dell’iniziativa è stata affidata alla Caritas diocesana, che fornirà indicazioni su come utilizzare i fondi per affrontare spese relative all’adeguamento dei locali, come la tinteggiatura, l’acquisto di arredi e materiali didattici, inclusi strumenti come lavagne interattive, anche di seconda mano, purché siano idonei all’uso. Saranno coperti anche i costi di cancelleria e libri, oltre alle spese per le utenze come luce e riscaldamento.
Contributo per l’attivazione del doposcuola
Il contributo per l’attivazione di un doposcuola sarà di un minimo di 1.500 euro, con un massimo di 2.000 euro per le strutture che includeranno anche attività ludico-ricreative. L’iniziativa rappresenta un passo importante per affrontare le sfide educative e sociali della capitale, mirando a offrire un supporto concreto a chi ne ha più bisogno.