In una missiva aperta datata 15 gennaio 2025, il leader dell’opposizione venezuelana, Edmundo González Urrutia, ha esortato i capi di Stato e di governo delle nazioni democratiche a intervenire per fermare la repressione sistematica in atto nel paese sudamericano. Urrutia ha denunciato la situazione drammatica che i cittadini venezuelani stanno vivendo sotto il regime del presidente de facto, Nicolás Maduro, evidenziando le violazioni dei diritti umani che continuano a verificarsi.
La situazione dei diritti umani in Venezuela
L’ex candidato alla presidenza ha sottolineato che in Venezuela si registrano ancora casi di sparizioni forzate, detenzioni arbitrarie e atti di tortura. Ha fatto riferimento alla situazione personale del suo genero, Rafael Tudares, che è stato ingiustamente detenuto per oltre otto mesi, un esempio emblematico della crisi dei diritti umani nel paese.
Richieste alla comunità internazionale
Urrutia ha formulato tre richieste precise alla comunità internazionale. La prima è la cessazione immediata delle sparizioni forzate e delle detenzioni arbitrarie, che rappresentano una pratica sistematica da parte del governo. La seconda richiesta riguarda l’accesso illimitato delle organizzazioni internazionali per i diritti umani ai centri di detenzione, affinché possano monitorare le condizioni dei prigionieri e garantire il rispetto dei diritti fondamentali. Infine, ha chiesto protezione e sostegno per le vittime di queste violazioni e per le loro famiglie, che spesso si trovano ad affrontare situazioni di grave vulnerabilità.
Appello ai leader mondiali
Nella parte finale della sua lettera, Urrutia ha esortato i leader mondiali a non rimanere in silenzio di fronte a queste atrocità. “La storia non dimenticherà coloro che hanno alzato la voce e coloro che sono rimasti in silenzio”, ha avvertito, sottolineando l’importanza di un’azione concreta da parte della comunità internazionale in questo momento cruciale per il futuro del Venezuela.