Per volere del Brasile, il 15 gennaio 2025 è stato ratificato un accordo di libero commercio tra il Mercosul e l’Efta, introducendo un vincolo innovativo riguardante i servizi digitali. Questo accordo impone l’obbligo di utilizzare energia a basse emissioni di anidride carbonica come condizione per la stipula di nuovi contratti commerciali.
Clausola sui servizi digitali
La clausola specifica che le forniture di servizi digitali tra il Brasile e i membri dell’Efta, che includono Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, devono essere effettuate esclusivamente da operatori che dimostrano di utilizzare almeno il 67% di fonti a basse emissioni nella loro matrice elettrica negli ultimi tre anni. Le fonti di energia considerate includono energia solare, eolica, idroelettrica, nucleare, biomassa, geotermico e idrogeno. In caso di inadempienza, i contratti saranno automaticamente sospesi.
Impatto sull’industria
Il ministero dell’Industria, Commercio e Servizi del Brasile ha sottolineato che si tratta della prima volta in cui un accordo di libero scambio, sia negoziato dal Brasile che dall’Efta, stabilisce obblighi specifici riguardanti la composizione della matrice elettrica applicata ai servizi digitali. Questa novità rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità ambientale nel commercio internazionale.
Vantaggio competitivo per il Brasile
Brasilia considera questa misura come un potenziale vantaggio competitivo. Con oltre il 90% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, il Brasile intende rafforzare la propria strategia di “powershoring”, puntando ad attrarre investimenti, in particolare nei settori dei data center e delle infrastrutture tecnologiche sostenibili dal punto di vista energetico. Questo approccio potrebbe non solo migliorare la posizione del Brasile nel mercato globale, ma anche promuovere un modello di sviluppo più ecologico e responsabile.