Un uomo nasce negli anni Trenta su una nave, senza mai scendere, e diventa il pianista più grande della sua epoca. Questa è la storia di Novecento, il celebre testo teatrale di Alessandro Baricco, che ha trovato nuova vita nel suo spettacolo “Novecento: il duello“, presentato il 22 ottobre 2025 al Parco della Musica di Roma, nell’ambito del Romaeuropa Festival. La serata ha visto la partecipazione di due illustri nomi del jazz: il pianista Stefano Bollani e il trombettista Enrico Rava.
La genesi di novecento
Baricco ha rivelato che l’idea di Novecento è nata circa trent’anni fa, ispirato dalla sua passione per i transatlantici del primo Novecento, che trasportavano persone verso l’America. “Un transatlantico è un non luogo, un mondo a parte”, ha spiegato lo scrittore torinese, “ma raccontandolo avrei potuto narrare l’intero mondo. Il mio sogno era di trovarmi su un transatlantico come membro della band”. Da questa visione è emersa la figura del neonato abbandonato sulla nave Virginia, trovato il primo gennaio del 1900, da cui il nome di Novecento.
Il duello musicale
Il protagonista, attraverso il pianoforte, crea una musica unica che diventa leggenda. “Non scese mai dalla nave e morì lì”, ha commentato Baricco, sottolineando il percorso straordinario che ha avuto questa storia. Il “duello” menzionato nel titolo si riferisce a Jelly Roll Morton, considerato l’inventore del jazz, che si sente sfidato dalla fama di Novecento. Tuttavia, Morton esce sconfitto e ritorna in America su un’altra nave.
Il ruolo di stefano bollani
Stefano Bollani ha assunto il compito di interpretare il ruolo di pianista, affermando che era necessario un musicista capace di affrontare la sfida. “Chi meglio di lui?”, ha detto Baricco, riferendosi a Bollani, che ha accolto con entusiasmo l’invito. Il pianista ha descritto l’esperienza come un “confronto diretto tra parole e sonorità ”, esibendosi con una versatilità che spazia dal spiritual al ragtime, fino a echi di musica classica.
Il finale con enrico rava
Nel finale, Enrico Rava ha preso il suo posto, poiché, come ricorda Baricco, “la storia di Novecento deve essere raccontata da un trombettista“. Le prime note di “My funny Valentine” hanno dato vita a una versione magica, in cui i due musicisti hanno brillato, scambiandosi idee e improvvisazioni.
Un saluto al pubblico
Baricco, con un sorriso, ha detto al pubblico: “Se ci fosse stato Novecento, sapete cosa avrebbe detto? Dai, falli suonare ancora”. Rava e Bollani hanno concluso la serata con una suggestiva reinterpretazione di “I’m getting sentimental over you” di Tommy Dorsey, lasciando il pubblico entusiasta e accolto da lunghi applausi.