Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha rilasciato ieri un’intervista a FoxNews, durante la quale ha anticipato che la prossima settimana, in occasione dell’80ª assemblea generale delle Nazioni Unite, il governo americano potrebbe comunicare “ulteriori misure” nei confronti del Brasile. Rubio ha espresso preoccupazione per la situazione attuale nel Paese sudamericano, affermando che “lo Stato di diritto si sta disintegrando”.
Il tema della condanna di Jair Bolsonaro
Il tema della condanna dell’ex presidente Jair Bolsonaro è stato centrale nella conversazione. Rubio ha colto l’occasione per criticare le azioni della magistratura brasiliana, pur evitando di menzionare direttamente il giudice della Corte Suprema, Alexandre de Moraes. Ha descritto la situazione come il risultato di “giudici attivisti” che non si limitano a perseguire Bolsonaro, ma si sono spinti oltre, cercando di affermare diritti extraterritoriali che potrebbero colpire cittadini americani o chiunque pubblichi online dagli Stati Uniti, con minacce di azioni ancora più severe.
La crescente campagna di oppressione giudiziaria
Rubio ha definito il processo contro l’ex presidente di destra “un nuovo capitolo di una crescente campagna di oppressione giudiziaria”. Ha sottolineato che questa strategia ha come obiettivo non solo Bolsonaro, ma anche le aziende americane e gli individui che operano negli Stati Uniti. La posizione del segretario di Stato evidenzia un allerta crescente riguardo all’andamento della giustizia in Brasile e alle sue possibili ripercussioni sulle relazioni tra i due Paesi.
Dinamiche politiche internazionali
Le dichiarazioni di Rubio giungono in un momento cruciale per le dinamiche politiche internazionali e per il futuro delle relazioni tra Washington e Brasilia, mentre si avvicina un’importante occasione di dialogo e confronto globale, rappresentata dall’assemblea generale dell’Onu.