L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per il ritardo nell’emissione dei visti destinati ai membri della delegazione brasiliana, che parteciperanno all’Assemblea generale prevista per il 23 settembre 2025 a New York. Questo avviso è stato comunicato dal portavoce del segretario generale António Guterres, Stéphane Dujarric, il quale ha sottolineato che gli Stati Uniti, in qualità di nazione ospitante, hanno il dovere di garantire l’accesso ai rappresentanti di tutti gli Stati membri, come stabilito nell’accordo di sede delle Nazioni Unite.
Il governo brasiliano e la questione dei visti
Il governo del Brasile ha ufficialmente sollevato la questione durante un incontro con il comitato per le relazioni con lo Stato ospitante, tenutosi il 12 settembre 2025. In tale occasione, è stata evidenziata la situazione critica, poiché a una settimana dall’evento, diverse richieste di visto risultano ancora in attesa di approvazione. Tra queste, spicca la domanda di visto del ministro della Salute brasiliano, Alexandre Padilha.
Tensioni diplomatiche e impatto internazionale
Questo ritardo si colloca all’interno di un contesto di crescenti tensioni diplomatiche tra Washington e Brasilia, come riportato da Cnn Brasil. La questione dei visti non è solo una mera formalità burocratica, ma riflette anche le attuali dynamiche politiche tra le due nazioni. La situazione è monitorata con attenzione, poiché la partecipazione del Brasile all’Assemblea generale dell’ONU è fondamentale per il dialogo internazionale su temi cruciali come la salute globale, il cambiamento climatico e la cooperazione economica.
Frustrazione del governo brasiliano
Il governo brasiliano ha espresso la sua frustrazione per il mancato rispetto degli impegni internazionali e ha chiesto che la situazione venga risolta rapidamente per garantire la presenza dei suoi rappresentanti all’importante evento. La comunità internazionale attende ulteriori sviluppi su questa vicenda, che potrebbe influenzare le relazioni diplomatiche tra i due Paesi nei prossimi mesi.