Un’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Roma ha portato all’arresto di undici cittadini colombiani, accusati di gestire un’organizzazione dedita alla prostituzione e allo spaccio di droga. L’indagine, coordinata dai magistrati della Procura di Roma, ha rivelato un sistema complesso e ben strutturato, attivo 24 ore su 24, che si occupava di ogni aspetto dell’attività illecita, dalla fissazione degli appuntamenti all’accompagnamento delle giovani donne in hotel, ville e abitazioni private, anche al di fuori della regione.
Dettagli sull’organizzazione
L’organizzazione si avvaleva di giovanissime connazionali, attirate in Italia con la promessa di facili guadagni. Una volta arrivate, queste ragazze si trovavano costrette a ripagare le spese sostenute per il loro viaggio, il vitto e l’alloggio in apposite “case-dormitorio” situate nel quadrante est della capitale. Gli undici arrestati, secondo le indagini, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al reclutamento transnazionale, induzione e sfruttamento della prostituzione, oltre allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Struttura gerarchica
La complessità dell’organizzazione emerge da dettagli significativi raccolti durante le indagini. Al vertice si trovava un individuo noto come Don Carlos, affiancato dalla moglie e dalla cognata, che fungevano da “matrone” del gruppo. Questa struttura gerarchica includeva anche una rete di drivers, autisti e protettori, con turni di lavoro e di riposo ben definiti per le ragazze coinvolte.
Gestione delle attività illecite
Oltre alla gestione della prostituzione, l’organizzazione si occupava anche di mantenere aggiornate le foto intime delle ragazze sui siti di incontri online, utilizzando un centralino per gestire le richieste e le prenotazioni. Questo sistema ha dimostrato un alto grado di professionalità e organizzazione, rendendo difficile la scoperta delle attività illecite da parte delle forze dell’ordine.
Impatto delle indagini
Le indagini, che hanno richiesto un notevole impegno da parte della procura e dei carabinieri, hanno messo in luce non solo la gravità dei reati commessi, ma anche la vulnerabilità delle giovani donne coinvolte, spesso vittime di sfruttamento e violenza. L’operazione ha quindi rappresentato un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani in Italia.