Famiglie in ostaggio dichiarano stato di emergenza per paura e terrore

Egidio Luigi

Settembre 16, 2025

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani ha proclamato uno “stato di emergenza” in risposta all’offensiva delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) a Gaza City. Le famiglie, visibilmente angosciate per la sorte dei loro cari, hanno deciso di allestire un accampamento di tende di fronte alla residenza del primo ministro Benyamin Netanyahu a Gerusalemme. La protesta, avviata nel mese di gennaio 2025, mira a richiamare l’attenzione sul dramma degli ostaggi e a sollecitare un intervento diretto da parte del governo.

L’accampamento e le richieste delle famiglie

L’accampamento, secondo quanto dichiarato dal Forum, rimarrà attivo finché il primo ministro non ascolterà le richieste dei familiari: il ritorno immediato di tutti gli ostaggi e la cessazione delle ostilità. Ogni sera, a partire dalle 19:30, sono previste manifestazioni di protesta nell’area circostante, con la partecipazione di numerosi sostenitori e attivisti, che si uniscono alle famiglie nel chiedere giustizia e pace.

Contesto di tensione e mobilitazione

Questa mobilitazione si inserisce in un contesto di crescente tensione e incertezze legate alla situazione in Medio Oriente, dove il conflitto tra Israele e Hamas continua a destare preoccupazione a livello internazionale. Le famiglie degli ostaggi, unite dalla stessa angoscia, stanno cercando di far sentire la propria voce, sperando che il governo prenda misure concrete per garantire la sicurezza e il ritorno dei loro cari.

Importanza della mobilitazione e del sostegno

Il Forum ha sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione su questa emergenza umanitaria, invitando la popolazione a partecipare attivamente alle manifestazioni e a sostenere la causa degli ostaggi. La loro determinazione è evidente e il loro messaggio chiaro: non si fermeranno fino a quando non verranno ascoltati e le loro richieste non saranno soddisfatte.

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