All’alba del 5 gennaio 2025, è scattata un’importante operazione dei Carabinieri del Nas di Latina, supportati dal Nas di Roma, dal Comando Provinciale di Latina, dal Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare e dalle unità cinofile di Santa Maria di Galeria. L’azione ha portato all’esecuzione di nove ordinanze di custodia cautelare, di cui cinque in carcere e quattro agli arresti domiciliari. Questa operazione si inserisce nel contesto della lotta contro lo spaccio di antidolorifici e cocaina.
Dettagli dell’indagine
L’inchiesta è iniziata nell’ottobre 2023, focalizzandosi sulla corretta distribuzione di farmaci in alcune farmacie della provincia di Latina. Durante le indagini, i militari hanno scoperto ricette mediche false relative a medicinali stupefacenti a base di ossicodone, un potente antidolorifico oppioide utilizzato per trattare dolori intensi, spesso associati a malattie oncologiche o croniche. Questi farmaci, che possono essere prescritti solo con ricetta speciale, presentano un alto rischio di dipendenza e abuso, e nel mercato illecito vengono assunti per i loro effetti euforizzanti.
L’indagine ha ricostruito il meccanismo attraverso il quale gli indagati si procuravano i medicinali, presentando ricette contraffatte e utilizzando falsi documenti d’identità presso farmacie delle province di Roma e Latina. Tra ottobre 2023 e febbraio 2024, si stima che siano state sottratte circa duemila compresse, rivendute sul mercato nero a un prezzo di circa 15 euro l’una, con un profitto illecito che supera i 30 mila euro.
Attività illecite e rischi per la salute pubblica
Alcuni membri della rete non si limitavano al traffico di farmaci oppioidi, ma erano anche coinvolti nello spaccio di cocaina, creando così un duplice canale di distribuzione. Grazie a intercettazioni telefoniche, ambientali e videoriprese, i Carabinieri del Nas hanno delineato la struttura e le gerarchie del gruppo, evidenziando la loro capacità di operare contemporaneamente su due fronti: la distribuzione di antidolorifici ad alto potenziale di abuso e lo smercio di cocaina.
L’organizzazione non solo garantiva profitti significativi agli indagati, ma costituiva anche un serio pericolo per la salute pubblica. La diffusione incontrollata di questi farmaci, concepiti per un uso medico limitato a situazioni gravi, espone gli utenti a rischi di dipendenza, overdose e danni irreversibili. Durante le perquisizioni, i Carabinieri hanno sequestrato numerose ricette mediche false per farmaci a base di ossicodone, varie confezioni di medicinali stupefacenti, un telefono cellulare e un computer contenente file per la redazione di prescrizioni contraffatte. In un iPhone, i militari hanno trovato immagini riconducibili a un documento d’identità falso, presumibilmente utilizzato per l’approvvigionamento illecito dei medicinali.
Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti e alla tutela della salute pubblica, evidenziando la necessità di un monitoraggio costante e di azioni coordinate tra le forze dell’ordine.