Con l’innalzamento delle temperature previsto per il corso del XXI secolo, le città tropicali già calde stanno affrontando un cambiamento significativo nel comportamento della zanzara Aedes aegypti, vettore di malattie come Zika, dengue e chikungunya. Queste informazioni emergono da uno studio condotto da un team di scienziati brasiliani.
Ricerca sull’evoluzione del clima
Il gruppo di ricerca, operante presso l’Istituto Nazionale per la Ricerca Amazzonica (Inpa) di Manaus, ha effettuato esperimenti per comprendere come l’evoluzione del clima influenzerà lo sviluppo di questo insetto. Le simulazioni hanno previsto scenari futuri in cui le temperature nelle aree urbane tropicali potrebbero raggiungere livelli critici entro il 2100.
Modelli di simulazione e risultati
Utilizzando modelli di simulazione approvati dal Gruppo di Scienziati del Clima delle Nazioni Unite, i ricercatori hanno allevato colonie di zanzare in quattro diverse condizioni di temperatura e concentrazione di anidride carbonica (CO2) per analizzare le loro reazioni. I risultati hanno mostrato che le zanzare hanno risposto in modo significativo ai cambiamenti ambientali.
Osservazioni morfologiche
Joaquim Ferreira do Nascimento Neto, uno degli scienziati dell’Inpa, ha dichiarato al quotidiano O Globo che è stata osservata una differenza notevole nel peso tra maschi e femmine di Aedes aegypti. Tuttavia, rimane incerto se queste variazioni morfologiche possano influenzare la capacità dell’insetto di trasmettere malattie infettive.
Importanza del monitoraggio
La ricerca mette in evidenza l’importanza di monitorare le popolazioni di zanzare e il loro sviluppo in relazione ai cambiamenti climatici, poiché le implicazioni per la salute pubblica potrebbero rivelarsi significative nei prossimi decenni. La crescente incidenza di queste malattie trasmesse da vettori richiede un’attenzione continua e strategie di prevenzione adeguate, soprattutto in contesti urbani sempre più caldi.