Giappone: la popolazione over 65 anni sfiora il 30% nel 2023

Marianna Perrone

Settembre 15, 2025

La popolazione giapponese continua a invecchiare, con una percentuale che sfiora il 30% di individui con più di 65 anni. Questo dato, reso noto dal Ministero degli Affari Interni del Giappone in occasione della festività nazionale dedicata al rispetto per la Terza Età, evidenzia come il Paese stia assistendo a un significativo contributo della fascia anziana alla forza lavoro. Le statistiche mostrano che il 29,4% della popolazione, pari a circa 36,19 milioni di persone, appartiene a questa categoria, con un sorprendente 9,3% di loro attivamente impegnato nel mondo del lavoro. Questo segna un incremento che si protrae per il 21esimo anno consecutivo, rivelando che uno su sette lavoratori in Giappone ha superato i 65 anni.

Proiezioni future e sfide demografiche

Secondo le previsioni dell’Istituto Nazionale di Ricerca sulla Sicurezza Sociale, il numero di ultra 65enni in Giappone potrebbe raggiungere i 39,28 milioni entro il 2040, rappresentando il 34,8% della popolazione totale. Questa proiezione mette in luce le crescenti pressioni demografiche, dovute all’ingresso nella Terza Età della generazione del secondo baby boom, che si è verificato tra il 1971 e il 1974. In un contesto globale, l’Italia si posiziona al secondo posto, con il 25,1% della sua popolazione di età pari o superiore a 65 anni, seguita dalla Germania che si attesta al 23,7%. Questi dati pongono interrogativi sulla sostenibilità dei sistemi pensionistici e sulla necessità di politiche attive per supportare una popolazione sempre più anziana.

Il mercato del lavoro per gli anziani

Nel 2024, il Ministero del Lavoro giapponese ha evidenziato che la maggior parte dei lavoratori anziani occupati è composta da dipendenti part-time o a contratto. Molti di questi lavoratori sono attivi nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, dove la loro esperienza e competenza sono particolarmente apprezzate. Questa tendenza riflette non solo un cambiamento nelle dinamiche lavorative, ma anche un adattamento delle imprese alle esigenze di un mercato del lavoro in evoluzione. L’inclusione di lavoratori più anziani potrebbe rappresentare una risorsa preziosa, contribuendo a una forza lavoro diversificata e capace di affrontare le sfide del futuro.

L’analisi di questi dati sottolinea l’importanza di politiche inclusive e strategie di lavoro che possano valorizzare il contributo degli anziani, garantendo così un equilibrio tra le esigenze economiche e il benessere della popolazione.

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