Droni russi sorvolano la Romania, von der Leyen avverte: “Minaccia seria”

Marianna Perrone

Settembre 15, 2025

Lunedì 15 settembre 2025, la situazione in Ucraina continua a evolversi con eventi significativi che coinvolgono le forze russe e ucraine. Droni ucraini hanno recentemente colpito la raffineria di petrolio di Kirishi, situata nella regione di Leningrado, una delle più importanti della Russia. Inoltre, un impianto chimico a Perm è stato anch’esso preso di mira. Questi attacchi si inseriscono in un contesto di crescente tensione e conflitto, con la Russia che affronta sfide significative sul fronte militare.

Attacchi ucraini e reazioni internazionali

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato la situazione, sottolineando che l’incursione russa nello spazio aereo rumeno rappresenta una violazione della sovranità dell’Unione Europea e una seria minaccia alla sicurezza della regione. In un post sul social media X, Zelensky ha dichiarato che Bucarest porterà la questione all’attenzione delle Nazioni Unite, evidenziando l’importanza di una risposta internazionale coordinata. La situazione nel Mar Nero è particolarmente preoccupante, con Zelensky che ha descritto gli attacchi russi come una nuova sfida per la sicurezza dell’area.

Nel frattempo, l’Unione Europea, attraverso la presidente Ursula von der Leyen, ha condannato le azioni della Russia, definendole inaccettabili. La comunità internazionale sta monitorando attentamente gli sviluppi, poiché le tensioni tra Ucraina e Russia continuano a intensificarsi.

Le conseguenze degli attacchi russi

Gli attacchi ucraini hanno avuto un impatto significativo sulla capacità militare russa. In particolare, la distruzione di un centro di comunicazione della flotta russa a Sebastopoli e i deragliamenti sulla ferrovia russa in direzione Orël-Kursk hanno evidenziato le vulnerabilità delle forze armate russe. Questi eventi non solo compromettono le operazioni militari della Russia, ma hanno anche conseguenze dirette sulla logistica e sul rifornimento delle truppe.

Zelensky ha espresso gratitudine ai combattenti ucraini, sottolineando le perdite significative inflitte alle forze russe sia al fronte che sul territorio russo stesso. Le sanzioni imposte dall’Occidente, unite a questi attacchi, stanno contribuendo a limitare l’industria petrolifera russa, un elemento cruciale per il finanziamento della guerra.

Il ruolo delle sanzioni e delle azioni militari

Il presidente ucraino ha dichiarato che gli incendi alle raffinerie di petrolio russe sono tra le sanzioni più efficaci, poiché infliggono danni diretti all’industria energetica della Russia. Zelensky ha affermato che limitare l’industria petrolifera russa significa limitare la capacità della Russia di continuare il conflitto. Questa strategia è parte di un approccio più ampio per indebolire il potere militare russo e ottenere un vantaggio strategico sul campo di battaglia.

La guerra in Ucraina, giunta al giorno 1.300, continua a richiedere un’attenzione costante da parte della comunità internazionale. Gli sviluppi recenti dimostrano che il conflitto non mostra segni di attenuazione e che le azioni militari e le sanzioni rimangono strumenti cruciali nella lotta contro l’aggressione russa. La situazione sarà monitorata attentamente nei prossimi giorni, mentre le tensioni tra Ucraina e Russia continuano a crescere.

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