Ben Gvir: a Gaza City nascerà un’area residenziale per la polizia

Marianna Perrone

Settembre 15, 2025

Il ministro della Sicurezza di Israele, Itamar Ben Gvir, ha annunciato un ambizioso progetto per la costruzione di un nuovo quartiere lussuoso a Gaza, destinato ai membri delle forze di polizia. Questa iniziativa è stata presentata durante una cerimonia in occasione del Capodanno ebraico, che si celebra il 21 settembre, e mira a creare un insediamento con vista mare, definito da Ben Gvir come uno dei luoghi più affascinanti del Medio Oriente.

Il progetto di Ben Gvir a Gaza

Il 15 settembre 2025, a Tel Aviv, il ministro messianico di ultradestra ha dichiarato: “Il mio piano è, una volta conclusa la vittoria nella città di Gaza, costruire lì un quartiere lussuoso per i poliziotti, con vista sul mare”. Queste parole evidenziano l’intenzione di Ben Gvir di sviluppare una nuova area residenziale che non solo offrirà comfort agli agenti di polizia, ma avrà anche un significato simbolico e strategico. Il ministro ha sottolineato che l’insediamento rappresenta un passo fondamentale per garantire la sicurezza nella regione, affermando che “è arrivato il momento di un insediamento ebraico a Gaza“.

Ben Gvir, noto per le sue posizioni estremiste, ha suscitato reazioni contrastanti con questa proposta. Da un lato, i sostenitori vedono il progetto come un’opportunità per rafforzare la presenza israeliana nella zona, mentre dall’altro, i critici temono che possa aggravare ulteriormente le tensioni già esistenti tra israeliani e palestinesi.

Contesto della dichiarazione

La dichiarazione di Itamar Ben Gvir si inserisce in un contesto politico complesso, caratterizzato da un aumento delle tensioni in Medio Oriente. La situazione a Gaza, in particolare, è stata segnata da conflitti e instabilità, rendendo questo annuncio ancora più controverso. La proposta di un nuovo quartiere lussuoso per i poliziotti potrebbe essere vista come un tentativo di consolidare la presenza israeliana in un’area storicamente contesa, generando ulteriori preoccupazioni tra i palestinesi e nella comunità internazionale.

Il progetto di Ben Gvir è emblematico delle politiche del governo israeliano attuale, che ha adottato un approccio più aggressivo nei confronti degli insediamenti ebraici nei territori occupati. Questo piano di costruzione potrebbe portare a una nuova ondata di proteste e conflitti, soprattutto considerando il clima di tensione che caratterizza la regione.

Le reazioni alla proposta

La proposta di costruire un quartiere per i poliziotti a Gaza ha suscitato una serie di reazioni sia in Israele che all’estero. I sostenitori di Ben Gvir applaudono l’iniziativa, vedendola come un passo verso la sicurezza e la stabilità nella regione. Tuttavia, i critici avvertono che tale mossa potrebbe intensificare il conflitto israelo-palestinese e compromettere ulteriormente le possibilità di una pace duratura.

Organizzazioni per i diritti umani e vari gruppi politici hanno già espresso preoccupazione per l’impatto che questo progetto potrebbe avere sulla vita dei palestinesi che vivono a Gaza. Le autorità palestinesi hanno condannato la proposta, definendola un atto provocatorio che mina le speranze di dialogo e riconciliazione.

In un contesto di crescente polarizzazione, le parole di Ben Gvir risuonano come un campanello d’allarme per molti, sottolineando le sfide che ancora devono essere affrontate per raggiungere una soluzione pacifica nel conflitto israelo-palestinese.

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