La situazione nella Striscia di Gaza continua a suscitare forti reazioni e una crescente consapevolezza tra la popolazione. Durante un sit-in tenutosi a Madrid il 24 settembre 2025, il regista spagnolo Pedro Almodovar ha espresso la sua opinione riguardo alla crisi in corso, definendola una “barbarie” e sottolineando che non può essere considerata una guerra, bensì un’occupazione. L’evento ha visto la partecipazione di diverse personalità del mondo culturale, tra cui l’attrice Lola Leon e il poeta Luis Garcia Montero, direttore dell’Istituto Cervantes.
L’iniziativa a Puerta del Sol
L’iniziativa ha avuto luogo nella centrale Puerta del Sol, dove oltre 300 figure di spicco hanno aderito per leggere i nomi di più di 22.000 bambini uccisi a Gaza. Questo sit-in è stato organizzato come seguito di una mobilitazione simile avvenuta nella settimana precedente in plaza Callao. I partecipanti hanno previsto di proseguire fino alle 22:00, dedicando il tempo esclusivamente alla lettura dei nomi, un gesto simbolico di ricordo e protesta.
Il messaggio di Almodovar
Almodovar ha colto l’occasione per ringraziare i cittadini spagnoli per il loro crescente impegno contro ciò che ha definito “barbarie“. Ha affermato che non si può definire guerra un’occupazione in cui un esercito invade un territorio, causando morte e distruzione. Il regista ha anche commentato le recenti manifestazioni, spiegando che si è trovato vicino a partecipare a quelle di ieri, ritenendole assolutamente legittime, soprattutto in relazione alla presenza del team di Israele, che sostiene le politiche di Netanyahu. Almodovar ha descritto la protesta come un atto di coscienza civile, sottolineando l’importanza di fermare tutto ciò che è associato al nome del primo ministro israeliano.
Solidarietà della società spagnola
Il regista ha anche evidenziato la solidarietà della società spagnola, notando la varietà dei partecipanti alle manifestazioni, tra cui giovani, casalinghe e anziani. Ha definito la mobilitazione come “trasversale e necessaria”, evidenziando il forte sostegno della popolazione per la causa palestinese e l’importanza di continuare a far sentire la propria voce in un momento così critico.