Media Gaza: l’IDF distrugge un edificio dell’Università Islamica durante il conflitto

Marianna Perrone

Settembre 14, 2025

Un attacco aereo dell’IDF ha colpito un edificio dell’Università Islamica di Gaza City, causando la distruzione di una struttura che ospitava sfollati. Questo evento, avvenuto il 14 settembre 2025, segna il terzo grattacielo distrutto nella città di Gaza in un contesto di crescente tensione.

Il raid aereo e le conseguenze

Durante un’operazione militare, l’IDF ha lanciato un raid aereo su un edificio situato nell’Università Islamica di Gaza City. Secondo quanto riportato dai media locali, l’edificio era stato adibito ad accogliere persone sfollate a causa dei conflitti in corso. Prima dell’attacco, il portavoce militare israeliano aveva emesso un avviso di evacuazione, affermando che la struttura era utilizzata da Hamas. Questo attacco ha suscitato preoccupazione e indignazione tra la popolazione locale, già duramente colpita dai recenti scontri.

Il raid ha avuto luogo in un momento particolarmente critico, poiché molte famiglie si trovavano all’interno dell’edificio, cercando rifugio dalle violenze circostanti. La notizia della distruzione dell’edificio ha rapidamente fatto il giro dei media, sollevando interrogativi sulla sicurezza degli sfollati e sulla strategia militare adottata. Le autorità locali hanno denunciato l’operazione come un attacco indiscriminato, mentre l’IDF ha sostenuto che l’obiettivo era quello di colpire infrastrutture legate a Hamas.

Il contesto del conflitto a Gaza

Il conflitto tra Israele e Hamas ha radici profonde, risalenti a decenni di tensioni politiche e territoriali. La situazione a Gaza è particolarmente complessa, con una popolazione che vive in condizioni di estrema difficoltà. Gli attacchi aerei da parte dell’IDF sono diventati una pratica comune nel tentativo di neutralizzare le minacce percepite, ma spesso comportano conseguenze devastanti per i civili.

L’Università Islamica di Gaza, come molte altre istituzioni nella regione, si trova al centro di questo conflitto. Gli edifici universitari sono stati utilizzati in diverse occasioni come rifugi temporanei per gli sfollati, mentre le forze militari israeliane giustificano i loro attacchi sostenendo che le strutture sono utilizzate da gruppi militanti. Questa situazione ha portato a una spirale di violenza che ha colpito in modo sproporzionato la popolazione civile, aumentando il numero di vittime innocenti.

Le reazioni internazionali

Le reazioni all’attacco dell’IDF non si sono fatte attendere. Organizzazioni internazionali e governi di diversi paesi hanno espresso preoccupazione per la sicurezza dei civili a Gaza e hanno chiesto un immediato cessate il fuoco. La comunità internazionale sta monitorando da vicino la situazione, con appelli per un dialogo che possa portare a una risoluzione pacifica del conflitto.

L’ONU e altre organizzazioni umanitarie hanno evidenziato la necessità di garantire la protezione dei civili e di fornire assistenza ai tanti sfollati che, come risultato di questi attacchi, si trovano in condizioni disperate. La situazione a Gaza continua a essere una delle crisi umanitarie più gravi al mondo, con la popolazione che affronta sfide quotidiane per la sopravvivenza.

La distruzione dell’edificio dell’Università Islamica di Gaza City rappresenta un ulteriore capitolo in una storia di conflitto che sembra non avere fine, con la speranza di una pace duratura che appare sempre più lontana.

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