Per il trasferimento in ospedale dell’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, avvenuto il 12 marzo 2025, è stata organizzata una scorta che includeva sei motociclette e sei automobili della polizia penale. Questa decisione è stata presa seguendo le indicazioni del giudice Alexandre de Moraes, il quale ha supervisionato l’intera operazione.
Reazioni di Carlos Bolsonaro
Carlos Bolsonaro, figlio dell’ex presidente, ha condiviso un post su X, esprimendo il suo disappunto riguardo alla situazione. Nel suo messaggio, ha descritto l’operazione come il “più grande circo organizzato nella storia del Brasile“, suggerendo che la massiccia presenza della polizia fosse finalizzata a “umiliare” il leader politico di destra.
Critiche alla sorveglianza
Carlos ha continuato a sottolineare che, all’interno dell’ospedale, gli agenti in uniforme e armati sorvegliavano suo padre come se un uomo di 70 anni potesse tentare una fuga. Ha espresso la sua opinione sul fatto che l’obiettivo reale fosse quello di indebolire e offendere Bolsonaro, piuttosto che garantire la sicurezza necessaria in un contesto già delicato.
Dibattito pubblico in Brasile
La situazione ha suscitato un ampio dibattito nel paese, con diverse reazioni da parte di sostenitori e oppositori dell’ex presidente. Mentre alcuni vedono nella sorveglianza un atto di protezione, altri la considerano un attacco alla dignità di un ex leader nazionale. La questione della sicurezza e del trattamento riservato a figure politiche di spicco continua a essere un tema caldo nel panorama politico brasiliano, riflettendo le tensioni esistenti nel paese.
Prospettive future
Con le elezioni presidenziali previste per il prossimo anno, il clima politico si fa sempre più teso, e la figura di Jair Bolsonaro rimane centrale nel dibattito pubblico. Le sue condizioni di salute e il modo in cui viene trattato dalle autorità potrebbero influenzare le dinamiche politiche future e le scelte degli elettori.