La Cina ha espresso un forte disappunto in merito al transito di navi militari statunitensi e britanniche attraverso lo Stretto di Taiwan, avvenuto il 12 settembre 2025. Questa operazione ha visto coinvolti il cacciatorpediniere americano Higgins e la fregata britannica Richmond, come riportato dal colonnello Shi Yi, portavoce del Comando per il Teatro Orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione. La dichiarazione, diffusa dai media internazionali, ha definito il passaggio delle navi come una “provocazione” nei confronti della Cina.
Le reazioni della Cina
In seguito al transito, le forze armate di Pechino hanno attivato un dispositivo di monitoraggio, schierando unità navali e aeree per seguire il percorso delle navi alleate. Nella nota ufficiale, è stato sottolineato che tali azioni “minano la pace e la stabilità ” nella regione dello Stretto di Taiwan. La Cina considera Taiwan come parte integrante del proprio territorio e rivendica la giurisdizione su questa area marittima, mentre Stati Uniti, Gran Bretagna e altri Paesi occidentali la considerano come acque internazionali, accessibili al transito di qualsiasi tipo di nave.
Contesto geopolitico
La questione di Taiwan è uno dei punti più critici nelle relazioni tra Cina e Occidente. La Cina ha intensificato le sue operazioni militari nella regione negli ultimi anni, in risposta a quello che percepisce come un crescente supporto da parte di Stati Uniti e alleati per l’isola, che ha un governo autonomo ma non è riconosciuta come Stato indipendente da Pechino. I transiti di navi militari occidentali attraverso lo Stretto di Taiwan sono diventati sempre più frequenti, contribuendo a un clima di tensione crescente nella regione.
La posizione della Cina è chiara: il governo di Pechino non tollererà alcuna azione che possa essere interpretata come un sostegno all’indipendenza di Taiwan. Questo scenario complesso è alimentato da un mix di fattori storici, politici e militari che rendono la situazione particolarmente delicata.
Implicazioni future
Le tensioni nel Mar Cinese Orientale non mostrano segni di attenuazione. Gli esperti avvertono che il continuo passaggio di navi militari da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna potrebbe provocare una risposta più incisiva da parte della Cina, con potenziali conseguenze per la stabilità regionale. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole che ogni escalation potrebbe avere ripercussioni significative non solo per i Paesi coinvolti, ma anche per il commercio e la sicurezza globale.
Questo episodio evidenzia la necessità di un dialogo costruttivo e di misure diplomatiche per evitare un ulteriore inasprimento delle relazioni tra le potenze mondiali, in un contesto già segnato da tensioni e conflitti latenti.