L’IDF ha mobilitato centinaia di carri armati, mezzi corazzati e bulldozer lungo il confine settentrionale di Gaza in vista di un’imminente offensiva su Gaza City. Le fonti militari confermano che le unità di fanteria regolari condurranno l’operazione, sostenute dalle brigate già schierate attorno alla città . L’operazione, denominata “Carri di Gedeone 2”, si sviluppa con una progressione pianificata. I generali israeliani stimano che il conflitto durerà almeno tre o quattro mesi, ritenendo che Hamas non si arrenderà facilmente. Migliaia di miliziani di Hamas risultano trincerati nel centro di Gaza e nei campi di sfollati nei pressi di al-Mawasi.
Il generale Rassan Alian, coordinatore dell’Autorità israeliana per i territori palestinesi (COGAT), ha comunicato su Facebook in arabo i tentativi di alti funzionari di Hamas di lasciare Gaza attraverso il meccanismo di evacuazione israeliano. Israele ha respinto le richieste presentate da alcuni esponenti di Hamas, tra cui il ministro del governo Mohammad Madhoun, il presidente del comitato per gli Esteri Ismail Ashkar e il capo di un comitato governativo Alaa al-Din Batta. Alian ha sottolineato: “Mentre Hamas invita la popolazione a non spostarsi a sud, i suoi dirigenti cercano di fuggire. Utilizzano la gente come scudi umani“.
Israele e i tentativi di fuga dei dirigenti di Hamas
Il generale Rassan Alian ha reso noto che diversi funzionari civili di Hamas hanno tentato di lasciare Gaza attraverso il meccanismo di evacuazione israeliano. Le richieste, tuttavia, sono state respinte. Tra i richiedenti figurano il ministro Mohammad Madhoun con la sua famiglia, Ismail Ashkar e Alaa al-Din Batta. Alian ha messo in evidenza la contraddizione tra le dichiarazioni pubbliche di Hamas, che esorta la popolazione a rimanere, e il comportamento dei suoi leader che cercano di scappare. Questo comportamento è stato descritto come un uso strumentale della popolazione civile, considerata come uno scudo umano.
Hamas accusa di terrorismo contro Israele
Hamas ha denunciato il governo israeliano, affermando che sta “aprendo una porta pericolosa all’estremismo e al terrorismo nella regione e nel mondo”. In una lettera inviata ai ministri degli Esteri di vari Paesi arabi e musulmani, l’organizzazione ha chiesto di isolare Israele e di processare i suoi leader. La missiva è stata redatta in risposta al tentato assassinio di alti esponenti di Hamas in Qatar. La lettera ha ricevuto attenzione da parte di vari media, tra cui Ynet, che ha riportato le dichiarazioni di Hamas riguardo alla necessità di un boicottaggio internazionale.
Prosegue l’esodo dei palestinesi da Gaza
Numerosi video condivisi sui social mostrano colonne di veicoli in movimento verso il sud della Striscia di Gaza. Questi mezzi, carichi di persone e beni, si spostano in seguito agli avvisi dell’esercito israeliano, che ha esortato la popolazione di Gaza City e delle aree circostanti a evacuare verso la zona meridionale. Hamas, come dimostrano le immagini diffuse, sta cercando di ostacolare l’evacuazione, allestendo posti di blocco e minacciando gli sfollati. L’IDF ha emesso un terzo avviso di evacuazione, avvertendo di un attacco imminente a un grattacielo in via Mustafa Hafez, a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas. Secondo le stime dell’esercito israeliano, oltre 300.000 palestinesi hanno già lasciato Gaza City.
Il Qatar richiede sanzioni internazionali contro Israele
Oggi, il primo ministro del Qatar, Mohammed ben Abdelrahman Al-Thani, ha esortato la comunità internazionale a “basta con i due pesi e le due misure”. Questa richiesta è stata formulata durante una riunione con leader di vari Paesi arabi e musulmani, convocata per discutere l’attacco di Israele contro dirigenti di Hamas in esilio a Doha. I partecipanti hanno condannato l’attacco e hanno invocato sanzioni internazionali per punire i presunti crimini israeliani, come riportato da diversi media britannici.
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