La tragedia di Columbine ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo. A distanza di anni, le scuole continuano a trasformarsi in scene di violenza. Recentemente, mentre un giovane perdeva la vita in un’università , un altro studente ha aperto il fuoco nella sua scuola superiore in Colorado, ferendo gravemente due compagni prima di suicidarsi. Il tragico bilancio è di tre studenti dell’Evergreen High School colpiti, inclusa la stessa persona che ha perpetrato l’attacco.
Un episodio simile
Un episodio simile si è verificato circa dieci giorni fa all’istituto cattolico Annunciation di Minneapolis, nel Minnesota, dove due bambini di otto e dieci anni hanno perso la vita in un attacco. L’aggressore, un ventitreenne senza precedenti penali, ha anch’egli scelto di togliersi la vita dopo il gesto. Secondo il K-12 School Shooting Database, dall’inizio dell’anno si sono registrate oltre 140 sparatorie nelle scuole primarie e secondarie. Dopo la tragedia di Minneapolis, il governatore democratico Tim Walz ha espresso il suo cordoglio, condannando fermamente “l’ennesimo orribile atto di violenza” che ha colpito la comunità .
Interrogativi sulla sicurezza
Questi eventi sollevano interrogativi inquietanti sulla sicurezza nelle scuole e sul crescente fenomeno della violenza giovanile negli Stati Uniti. La ripetizione di tali atti drammatici richiede una riflessione profonda e un’azione concreta per prevenire ulteriori tragedie.