Il Mossad non attua il piano contro Hamas a Doha, mentre a Gaza City oltre 1.800 edifici subiscono attacchi israeliani.

Marianna Perrone

Settembre 13, 2025

Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il giorno 708, con eventi significativi che continuano a susseguirsi. Secondo quanto riportato dal Washington Post, il Mossad ha deciso di non procedere con un piano di attacco contro Hamas a Doha. In un contesto internazionale teso, l’Assemblea generale dell’Onu ha approvato la Dichiarazione di New York, un documento che mira a rilanciare il processo di pace per una soluzione a due Stati, israeliano e palestinese, escludendo però in modo chiaro Hamas dalla discussione.

Dettagli sulla dichiarazione dell’Onu

Il testo, elaborato congiuntamente da Francia e Arabia Saudita, ha ottenuto il consenso di 142 membri, mentre dieci hanno votato contro e 12 si sono astenuti. La dichiarazione condanna esplicitamente gli attacchi avvenuti il 7 ottobre 2023 e richiede che Hamas deponga le armi e rilasci tutti gli ostaggi attualmente detenuti nella Striscia di Gaza. Tuttavia, Israele ha rigettato tale dichiarazione, definendola “vergognosa” in quanto considerata un incentivo per Hamas a continuare il conflitto.

Situazione attuale e tensioni

Nel frattempo, il gruppo terroristico ha comunicato che il suo capo negoziatore, Khalil al-Hayya, è vivo dopo un attacco israeliano avvenuto in Qatar. La situazione rimane quindi estremamente complessa, con le tensioni tra le parti che non accennano a diminuire e il panorama geopolitico che continua a evolversi in un contesto di incertezze e conflitti.

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