Famiglia repubblicana sostiene Trump, ma Robinson esprime critiche al tycoon

Egidio Luigi

Settembre 13, 2025

Tyler Robinson, un giovane di ventidue anni originario di una famiglia con forti legami repubblicani, è al centro di un caso di omicidio che ha scosso l’opinione pubblica. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, Robinson è accusato di aver assassinato Charlie Kirk. La nonna del ragazzo, Debbie Robinson, di 69 anni, ha espresso la sua incredulità di fronte alle accuse, descrivendo Tyler come una persona tranquilla e riservata, che non ha mai mostrato interesse per la politica, nonostante il padre fosse un sostenitore di Donald Trump.

Testimonianze e opinioni

Debbie ha dichiarato: “La maggior parte dei miei familiari è repubblicana. Non conosco nessuno che sia democratico.” Tuttavia, il Guardian ha raccolto la testimonianza di un compagno di liceo di Robinson, il quale ha rivelato di aver condiviso momenti di gioco con lui. Questo amico, mantenendo l’anonimato, ha affermato che Tyler aveva sollevato critiche nei confronti di Trump durante gli anni della loro amicizia, nonostante il contesto politico conservatore della sua famiglia.

Informazioni sui contatti e affiliazioni

L’amico ha anche specificato di non essere aggiornato sulle opinioni politiche attuali di Robinson, poiché dopo il diploma alla Pine View High School i due hanno perso i contatti. Dalle informazioni disponibili nei registri elettorali, risulta che Tyler non aveva alcuna affiliazione a partiti politici prima delle elezioni del 2024, mentre i suoi genitori erano registrati come repubblicani.

Implicazioni sociali e familiari

La vicenda ha suscitato un acceso dibattito pubblico, in particolare per le implicazioni che potrebbe avere sulla percezione della politica nelle nuove generazioni. La figura di Tyler Robinson, intrappolata tra le aspettative familiari e le sue possibili opinioni personali, rappresenta un caso emblematico di come le influenze familiari possano interagire con le scelte individuali.

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