Quattro nazioni europee, ovvero Slovenia, Islanda, Irlanda e Olanda, hanno già espresso la loro intenzione di boicottare la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, prevista per il 2025 a Vienna, se Israele parteciperà all’evento. Questa decisione è motivata dalla crescente preoccupazione per la situazione a Gaza. La lista dei Paesi che minacciano di non partecipare potrebbe ulteriormente ampliarsi. A maggio, il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, aveva dichiarato che Israele dovrebbe essere escluso dalla competizione futura.
Le dichiarazioni di eurovision
Il direttore di Eurovision, Martin Green, ha dichiarato: “Comprendiamo le preoccupazioni e le opinioni riguardo al conflitto in corso in Medio Oriente“. Ha anche sottolineato che le emittenti hanno tempo fino a metà dicembre per confermare la loro partecipazione alla manifestazione musicale dell’anno prossimo. “Spetta a ciascun membro decidere se partecipare o meno al concorso e rispetteremo la decisione di qualsiasi emittente”, ha aggiunto Green.
Le minacce di ritiro dalla competizione
L’emittente olandese Avrotros è l’ultima a minacciare il ritiro dalla competizione, che si svolgerà in Austria, nazione vincitrice dell’edizione precedente. Giovedì, l’Irlanda, che ha trionfato sette volte nell’Eurovision Song Contest, ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di non gareggiare accanto a Israele. Anche Slovenia e Islanda hanno confermato la loro non partecipazione, mentre la Spagna sta ancora valutando la situazione.
Esclusioni passate dall’eurovision
In passato, alcuni Paesi sono stati esclusi dall’Eurovision. La Bielorussia è stata estromessa nel 2021 a seguito della controversa rielezione del presidente Alexander Lukashenko, mentre la Russia è stata esclusa nel 2022 in seguito all’invasione dell’Ucraina. La questione dell’inclusione di Israele nell’Eurovision 2025 solleva interrogativi e dibattiti, che potrebbero influenzare il futuro del concorso musicale.