Lauro Marchetti, figura storica del Giardino di Ninfa, ha dedicato gran parte della sua vita a custodire e raccontare la bellezza di questo luogo straordinario. Dopo 45 anni da direttore, attualmente riveste il ruolo di sovrintendente, preferendo però definirsi custode. La sua storia personale e professionale è racchiusa nel volume “Memorie di Ninfa”, pubblicato da Allemandi Editore, che ha ricevuto la terza edizione del Campiello Natura, un premio conferito dalla Venice Gardens Foundation. La cerimonia di consegna si svolgerà questa sera, il 2 ottobre 2025, al Gran Teatro La Fenice di Venezia, dove il riconoscimento sarà attribuito da Adele Re Rebaudengo, presidente della fondazione.
Il legame con la famiglia Caetani
Marchetti ricorda con affetto e nostalgia il suo legame con la famiglia Caetani, in particolare con la principessa Lelia, che lo ha preso per mano quando aveva solo sei anni. Oggi, a 76 anni, riflette su un’esperienza che ha definito “un sogno”, paragonandola a una favola. Ha dedicato la sua vita a raccogliere le storie e le imprese dei Caetani, sottolineando l’importanza della loro eredità culturale. “Ogni cosa che hanno fatto aveva una valenza internazionale”, afferma. Il Giardino di Ninfa non è solo un luogo di bellezza naturale, ma un centro di cultura e arte, dove sono fiorite esperienze legate alla letteratura, alla musica e all’arte.
Marchetti, figlio dell’amministratore della proprietà Caetani, ha trascorso la sua infanzia immerso nella natura, sviluppando una profonda passione per il canto degli uccelli e la bellezza dei fiori selvatici. Questa connessione con l’ambiente ha attratto l’attenzione della famiglia Caetani, che ha chiesto ai suoi genitori di prendersi cura della sua istruzione. Grazie a loro, ha viaggiato in tutta Europa per apprendere l’arte dei giardini, un percorso di formazione durato vent’anni.
Un viaggio tra arte e natura
Marchetti ha avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con Lelia Caetani e suo marito Hubert Howard, un uomo di origini inglesi e italiane, appartenente alla dinastia dei duchi di Norfolk. “Ho partecipato alla nascita di questo giardino, considerato il più romantico del mondo”, racconta. La sua esperienza è stata arricchita dall’influenza di artisti e musicisti, come Franz Liszt, che ha guidato Marchetti nella comprensione della musica della natura, mentre Lelia ha affinato il suo occhio per la bellezza visiva, scegliendo le piante in base ai colori.
Marchetti sottolinea l’importanza della salvaguardia dell’ambiente, citando l’origine di Italia Nostra e di altre associazioni che hanno preso vita nel Giardino di Ninfa. La sua passione per la natura e la cultura si riflette nel suo libro, che rappresenta un tributo alla memoria dei Caetani e alla loro eredità .
Un’opera di memoria e amore
“Memorie di Ninfa” non è solo una raccolta di storie, ma un’opera che racchiude emozioni e sensazioni, un atto di amore verso una famiglia e un luogo che hanno segnato profondamente la sua vita. Marchetti ha dedicato cinque anni alla stesura di questo libro, raccogliendo informazioni e testimonianze anche da operai e domestiche che hanno lavorato con i Caetani. “Non è rimasto più nessuno che conosceva gli ultimi Caetani“, afferma, evidenziando l’importanza di mantenere viva la memoria di una storia che rischia di essere dimenticata.
Il suo lavoro di scrittura è un gesto di responsabilità nei confronti di un patrimonio culturale unico, che merita di essere conosciuto e celebrato. Con il suo libro, Lauro Marchetti non solo racconta la storia del Giardino di Ninfa, ma anche la sua personale avventura in un mondo di bellezza e creatività .