Rui-katsu: la pratica giapponese del pianto conquista il pubblico nel 2025

Egidio Luigi

Settembre 12, 2025

La pratica del rai-katsu, che si traduce in ricerca di lacrime, ha preso piede in Giappone, dove il pianto è tradizionalmente considerato un segno di debolezza. Tuttavia, questa terapia innovativa ha dimostrato di avere un impatto positivo sulla salute mentale e sul benessere emotivo. Nel 2025, Hidefumi Yoshida, un esperto in questo campo, ha aiutato oltre 50.000 persone a liberarsi delle proprie emozioni attraverso il pianto, sostenendo che un pianto autentico possa portare notevoli benefici.

Il significato delle lacrime

Durante un’intervista con la Bbc, Yoshida ha spiegato l’importanza di piangere, affermando: “Piangere rivela chi siamo veramente. E io voglio che le persone riescano a vedere il proprio vero sé”. Riconoscere i diversi tipi di lacrime è fondamentale per comprendere il proprio stato emotivo. Le lacrime non sono solo il risultato del dolore; possono anche scaturire da esperienze emotive intense, come la visione di un film commovente o il ricordo di un momento significativo. Yoshida incoraggia le persone a cercare queste esperienze liberatorie, senza temere il giudizio altrui.

Supporto per il pianto

Non sempre le persone intorno a noi ci incoraggiano a esprimere le emozioni. Per questo motivo, il rui-katsu è più efficace quando si è accompagnati da qualcuno che stimola il pianto. Il servizio Ikemeso Danshi, ideato da Hiroki Terai, offre la possibilità di trovare un partner ideale con cui condividere questo momento. Terai, noto per aver introdotto i divorzi pubblici, ha ampliato il concetto di liberazione emotiva. In Giappone, il rui-katsu non è limitato a esperienze individuali; molte aziende hanno iniziato a integrare sessioni di pianto collettive, riconoscendo i benefici di tali pratiche per migliorare le relazioni e alleviare lo stress lavorativo.

Caffè e stanze del pianto

Per coloro che desiderano un ambiente più informale per esprimere le proprie emozioni, i “crying café” sono diventati una tendenza, anche in Italia. Questi locali, originari del Giappone, offrono uno spazio sicuro per piangere senza giudizio. Uno dei più noti è il Bar Mori Ouchi di Tokyo, attivo dal 2020, dove si accoglie la clientela con un cartello che recita “for negative people only”. Qui, i clienti possono piangere liberamente, a patto di ordinare almeno un drink.

In Giappone, esistono anche le crying rooms, stanze dedicate al pianto, disponibili in alcuni hotel di lusso come il Mitsui Garden Yotsuya di Tokyo. Per circa 60 euro a notte, gli ospiti possono sfogarsi guardando film strappalacrime, con una selezione che spazia da Forrest Gump a The Notebook, oltre a titoli di anime come Violet Evergarden. L’esperienza è completata da fazzoletti premium e cuscini confortevoli.

Espansione della terapia in Europa

Il rui-katsu sta guadagnando popolarità anche in Europa, con l’apertura di locali dedicati alla terapia del pianto. A Madrid, la Llorería si propone di abbattere lo stigma legato alla salute mentale, offrendo uno spazio dove le persone possono esprimere liberamente le proprie emozioni. Con il passare del tempo, i caffè stanno evolvendo, integrando anche aspetti terapeutici. Questo fenomeno si collega al pensiero di Charles Darwin, il quale sosteneva che “più intenso è il pianto, maggiore è il sollievo”. La ricerca di spazi dove poter vivere queste esperienze emotive sta quindi diventando una realtà anche al di fuori del Giappone.

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