Pechino: “La nostra portaerei ha transitato nello stretto di Taiwan”

Marianna Perrone

Settembre 12, 2025

La Cina ha recentemente comunicato che la sua portaerei più nuova, la Fujian, ha effettuato il passaggio attraverso lo Stretto di Taiwan per svolgere “test di ricerca scientifica e missioni di addestramento” nel Mar Cinese Meridionale. Il portavoce della Marina cinese, il capitano Leng Guowei, ha sottolineato che queste operazioni non hanno un obiettivo specifico, ma fanno parte del normale processo di sviluppo di una portaerei.

Operazioni della portaerei Fujian

Il 12 settembre 2025, la Fujian ha intrapreso un’importante operazione marittima, attraversando lo Stretto di Taiwan. Questo passaggio è stato descritto dalla Marina cinese come una fase necessaria per il completamento delle esercitazioni e dei test della portaerei. Le autorità cinesi hanno affermato che tali attività sono standard e non devono essere interpretate come provocazioni nei confronti di altre nazioni. La Fujian, il cui varo è avvenuto nel 2022, rappresenta un significativo passo avanti per la potenza navale della Cina, essendo la prima portaerei progettata e costruita interamente nel paese.

La Marina ha chiarito che le missioni svolte dalla Fujian sono orientate a migliorare la capacità operativa della portaerei e a garantire che le forze navali cinesi siano pronte a operare in diverse condizioni marittime. Questi test includono simulazioni di combattimento, esercitazioni di manovra e operazioni di emergenza. La Cina, negli ultimi anni, ha incrementato le sue attività navali nella regione, suscitando preoccupazioni tra i vicini e gli Stati Uniti, che vedono queste manovre come un potenziale aumento della tensione geopolitica.

Contesto geopolitico e reazioni internazionali

L’attraversamento della Fujian nello Stretto di Taiwan si inserisce in un contesto geopolitico complesso. Taiwan, che la Cina considera una provincia ribelle, ha visto un incremento delle attività militari cinesi nelle sue vicinanze, portando a una crescente tensione tra le due entità. Gli Stati Uniti, storicamente alleati di Taiwan, hanno monitorato attentamente queste manovre e hanno ribadito il loro impegno a sostenere l’isola, sia militarmente che diplomaticamente.

Le reazioni internazionali a queste operazioni sono state varie. Mentre la Cina insiste sulla legittimità delle sue azioni, molti paesi, in particolare quelli della regione Asia-Pacifico, hanno espresso preoccupazione per l’aumento della presenza militare cinese. Le manovre della Fujian sono state interpretate come un tentativo di Pechino di affermare la propria influenza nella regione, aumentando la pressione su Taiwan e sugli Stati Uniti.

In questo contesto, gli esperti di sicurezza internazionale avvertono che la situazione potrebbe degenerare se non verranno adottate misure di de-escalation. La continua modernizzazione della Marina cinese e le esercitazioni militari nella regione potrebbero portare a un aumento delle tensioni e a un possibile conflitto, se non gestite con attenzione.

Oltre a ciò, la Cina sta cercando di dimostrare la propria potenza marittima e la capacità di proiettare forza oltre le proprie acque territoriali, un obiettivo che si riflette chiaramente nelle recenti attività della Fujian e delle altre navi da guerra cinesi.

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