Nepal: danni a edifici pubblici superano il miliardo durante le rivolte

Egidio Luigi

Settembre 12, 2025

Nei recenti disordini che hanno colpito il Nepal, le infrastrutture pubbliche hanno subito danni significativi, con un costo stimato che supera i 200 miliardi di rupie, equivalenti a circa 1,2 miliardi di euro. Queste informazioni sono state riportate dal sito d’informazione nepalese “Khabarhub”, che ha citato fonti del ministero dello Sviluppo urbano.

Danni irreparabili

Secondo quanto dichiarato da un rappresentante del dicastero, la maggior parte delle strutture danneggiate non sarà ristrutturabile. A differenza di quanto avviene dopo un terremoto, dove è possibile effettuare riparazioni e riutilizzare gli edifici, in questo caso le condizioni delle infrastrutture richiedono un intervento più radicale. La stima attuale si concentra esclusivamente sugli edifici, escludendo le spese aggiuntive necessarie per l’allestimento e la gestione degli uffici pubblici.

Epicentro dei danni: Kathmandu

La capitale nepalese, Kathmandu, è stata il fulcro dei danni, con attacchi mirati a diverse istituzioni chiave. Tra gli edifici colpiti figurano il parlamento, l’ufficio presidenziale, il complesso governativo di Singha Durbar e la Corte suprema. Anche le sedi di partiti politici e le abitazioni di leader politici hanno subito danneggiamenti, evidenziando l’intensità e la portata delle violenze che hanno scosso il paese.

Questi eventi hanno sollevato preoccupazioni non solo per la sicurezza e la stabilità politica del Nepal, ma anche per le conseguenze economiche a lungo termine, poiché la ricostruzione delle infrastrutture danneggiate richiederà ingenti risorse economiche e un lungo periodo di tempo. La situazione attuale mette in evidenza la necessità di un intervento immediato e coordinato da parte delle autorità locali e internazionali per affrontare le sfide che il paese si trova ad affrontare.

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