Giovedì 11 settembre 2025, la situazione in Ucraina si complica ulteriormente, segnando il giorno 1.296 del conflitto. Il premier polacco Donald Tusk ha denunciato numerose violazioni dello spazio aereo da parte della Russia, affermando che i militari russi hanno impiegato armi contro obiettivi identificati come droni. Tusk ha sottolineato la gravità della situazione, dichiarando: “Non siamo mai stati così vicini a un conflitto dalla Seconda Guerra Mondiale”.
Situazione attuale in Ucraina
Secondo le informazioni fornite, sarebbero stati rilevati almeno dieci oggetti volanti dai radar polacchi, con l’esercito che ha definito tali eventi come un “atto di aggressione”. In risposta, Tusk ha manifestato l’intenzione di invocare l’articolo 4 della NATO, che prevede consultazioni tra gli alleati in caso di minacce alla sicurezza.
Reazioni dalla Russia
Dall’altra parte, l’incaricato d’affari russo in Polonia, Andrei Ordash, ha respinto le accuse, dichiarando che si tratta di affermazioni infondati e che non ci sono prove che dimostrino la provenienza russa dei droni.
Le dichiarazioni dei leader europei
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto gli eventi come un “precedente estremamente pericoloso per l’Europa”, mentre la premier italiana Giorgia Meloni ha condannato l’azione russa, definendola un’inaccettabile violazione dello spazio aereo dell’Alleanza Atlantica. Anche il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha richiamato l’attenzione sulla storia, ricordando l’inizio della Prima Guerra Mondiale nel 1914 e avvertendo che “l’imprudenza dei comportamenti provoca conseguenze, anche se non sono scientemente volute”.
Tensione in Europa
La tensione in Europa è palpabile, con le dichiarazioni dei leader politici che evidenziano la necessità di una risposta coordinata e ferma di fronte a queste provocazioni, mentre il mondo osserva con apprensione gli sviluppi di questa crisi.