Urban Drawing: le architetture della Sapienza come espressione artistica

Egidio Luigi

Settembre 11, 2025

Nel cuore di Roma, precisamente nel viale centrale pedonale dell’Università La Sapienza, si sta svolgendo un’iniziativa artistica temporanea dal titolo Urban Drawing. Questo progetto, realizzato dal Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura e dall’Istituto di Studi Avanzati sul Patrimonio, ha come obiettivo quello di restituire un valore simbolico e intangibile a uno spazio che rappresenta un importante crocevia multiculturale e interdisciplinare. L’evento si inserisce tra le attività collaterali al 46° convegno internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione, che si terrà dall’11 al 13 settembre 2025, segnando il ritorno della manifestazione a Roma dopo 13 anni.

Il progetto, sostenuto da figure di rilievo come il Prorettore al Patrimonio della Sapienza, Carlo Bianchini, mira a creare una rappresentazione simbolica delle facciate degli edifici più emblematici dell’ateneo, con l’intento di favorire il riconoscimento della conformazione architettonica della Città Universitaria. Questo complesso è considerato un capolavoro dell’architettura razionalista italiana. La rettrice Antonella Polimeni parteciperà attivamente alla realizzazione di questo disegno, che sarà ufficialmente presentato il 16 settembre 2025, in concomitanza con l’inaugurazione del restauro dello scalone Monumentale del Palazzo del Rettorato e della Minerva, in occasione del novantesimo anniversario della Città Universitaria. Alla cerimonia parteciperà anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Il significato dell’intervento artistico

L’architetto Emanuela Chiavoni, coordinatrice del progetto, sottolinea come l’attività di disegno rappresenti uno strumento di comunicazione visiva, finalizzato a stimolare un forte senso di appartenenza alla comunità universitaria. L’intento è quello di coinvolgere attivamente l’intera comunità accademica, indipendentemente dai ruoli ricoperti. Per questo motivo, è stato scelto uno degli spazi più frequentati dell’ateneo, situato tra i Propilei e il Rettorato, un luogo che quotidianamente accoglie studenti, professori, personale amministrativo e tecnico, diventando così un vero e proprio punto di incontro.

Il disegno, realizzato con tinte ecologiche non permanenti, vuole inviare un messaggio chiaro alla comunità accademica: è fondamentale valorizzare il patrimonio architettonico della Sapienza, riconoscendo i luoghi di studio come autentiche oasi di cultura. Il progetto, come evidenziato dai promotori, è frutto di un lavoro collettivo che coinvolge dottorandi, assegnisti e specializzandi. L’obiettivo è promuovere il valore dell’attività manuale come momento di riflessione e connessione. L’ispirazione per il disegno proviene dalle regole della simmetria e dall’armonia compositiva dell’architettura storica della Città Universitaria, contribuendo a creare un’atmosfera di equilibrio e rispetto nei confronti del patrimonio comune.

Un progetto in evoluzione

Questo primo intervento si inserisce all’interno di un piano più ampio, che prevede l’ideazione di un concorso di idee aperto a tutti gli studenti delle varie facoltà. L’intento è quello di trasformare questo spazio in un vero e proprio “laboratorio all’aperto”, capace di rinnovarsi annualmente attraverso nuove proposte creative. L’idea è quella di rendere l’Università La Sapienza non solo un luogo di apprendimento, ma anche uno spazio dinamico e in continua evoluzione, dove l’arte e l’architettura si intrecciano per arricchire l’esperienza accademica e culturale degli studenti e della comunità.

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