Raid dell’esercito israeliano in Yemen: Houthi segnalano decine di vittime e oltre 100 feriti

Marianna Perrone

Settembre 11, 2025

Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il suo giorno 706, con eventi drammatici che si susseguono. Recentemente, i raid aerei israeliani hanno colpito anche lo Yemen, in particolare la capitale Sana’a, causando la morte di almeno 35 persone e oltre cento feriti. Questo attacco segue il lancio di numerosi droni da parte degli Houthi nei giorni precedenti. In un contesto di crescente tensione, la Global Sumud Flotilla ha denunciato un presunto attacco con drone contro una delle sue imbarcazioni, affermando di rimanere “risoluta e imperterrita” e di prepararsi a partire da Tunisi.

Raid mirati e reazioni internazionali

Il 2 dicembre 2025, Israele ha effettuato un raid mirato nel quartiere Leqtaifiya di Doha, in Qatar, colpendo presunti leader politici di Hamas impegnati in negoziati per un cessate il fuoco. Questa operazione, denominata “Atzeret HaDin” o “Operation Summit of Fire”, ha suscitato una serie di condanne a livello internazionale. Il governo qatariota ha definito l’azione una “palese violazione del diritto internazionale” e un “atto vigliacco”. Anche le reazioni da parte di Italia, Germania, Gran Bretagna, Unione Europea, Turchia, Egitto e Iran sono state di forte preoccupazione, avvertendo del rischio di un’ulteriore escalation nel conflitto.

Posizione degli Stati Uniti e dell’Onu

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso il suo disappunto riguardo al raid, dichiarando di non essere “entusiasta” e di essere “molto turbato”. Rispondendo a una domanda di un giornalista, ha negato che Israele avesse avvisato gli Stati Uniti prima dell’operazione. Da parte sua, Tel Aviv ha affermato di aver agito unilateralmente, assumendosi la piena responsabilità dell’operazione. In risposta a questi eventi, l’Onu ha convocato una riunione del Consiglio di Sicurezza per discutere la situazione.

Opposizione all’espulsione di Gaza

Nel frattempo, il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha espresso la sua ferma opposizione all’intenzione di espellere la popolazione di Gaza, definendo tale intento “inaccettabile”. La situazione rimane tesa, con le potenze mondiali che osservano da vicino gli sviluppi in un contesto di conflitto prolungato e di crisi umanitaria.

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