Attentato nello Utah: l’attivista di destra Charlie Kirk ucciso durante un’intervista sulle sparatorie

Egidio Luigi

Settembre 11, 2025

Charlie Kirk, noto attivista di destra e direttore esecutivo dell’organizzazione no-profit Turning Point USA, è stato tragicamente ucciso il 15 marzo 2025 in un attentato mentre partecipava a un evento presso la Utah Valley University, nello Utah. Kirk, 31 anni, è stato colpito da un proiettile mentre rispondeva a domande di studenti seduto sotto una tenda nel cortile dell’università. L’attivista stava partecipando all’American Comeback Tour, un’iniziativa organizzata dalla sezione locale di Turning Point USA. Poche ore dopo l’incidente, l’FBI ha comunicato di aver arrestato un sospetto legato al delitto.

Arresto del sospetto

Il direttore dell’FBI, Kash Patel, ha confermato l’arresto di un sospettato coinvolto nell’omicidio di Charlie Kirk. In un post su X, Patel ha dichiarato: “Il responsabile della terribile sparatoria che ha causato la morte di Charlie Kirk è ora in carcere”. Gli inquirenti hanno riferito che il sospetto indossava abiti scuri al momento dell’incidente. Inoltre, è stato effettuato un secondo arresto, ma secondo quanto riportato dal New York Times, non sarebbe legato direttamente al caso. Le indagini hanno rivelato che il colpo è stato esploso da un edificio situato a circa 200 metri dalla tenda in cui si trovava Kirk. Al momento, le forze dell’ordine non hanno ancora rinvenuto l’arma utilizzata nell’omicidio.

Questioni di sicurezza all’evento

L’evento presso la Utah Valley University ha visto la partecipazione di oltre 3.000 persone, ma solo sei agenti di polizia erano presenti per garantire la sicurezza. Il capo della polizia dell’ateneo, Jeff Long, ha confermato in una conferenza stampa che, oltre agli agenti in uniforme, erano presenti anche diversi agenti in borghese e la sicurezza privata di Kirk. Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza in eventi di tale portata, in un contesto in cui la sicurezza pubblica è una priorità.

Reazioni e tributi da parte dei leader

Il presidente Donald Trump ha condiviso il suo cordoglio su Truth Social, descrivendo Kirk come “una grande persona da capo a piedi” e sottolineando la sua importanza per i giovani americani. Ha aggiunto che Kirk era “amato e ammirato da tutti, soprattutto da me”. Trump ha anche ordinato che tutte le bandiere americane fossero ammainate a mezz’asta fino alla domenica sera successiva in onore di Kirk.

Le reazioni internazionali

Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha espresso il suo sgomento per l’omicidio di Kirk, dedicando pensieri e preghiere alla sua famiglia. Anche la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha commentato l’accaduto, definendolo un “omicidio atroce” e una “ferita profonda per la democrazia”. Meloni ha evidenziato il dolore per la perdita di un giovane attivista repubblicano e ha rivolto le sue condoglianze alla famiglia di Kirk.

Il vicepremier Matteo Salvini ha sottolineato la giovanissima età di Kirk e la sua dedizione alla famiglia e al Paese, esprimendo il suo profondo rammarico per la violenza subita dall’attivista durante un incontro pubblico. La comunità conservatrice americana e i suoi sostenitori si uniscono nel cordoglio per la perdita di un importante esponente del movimento.

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