La mostra “Fotogrammi di moda italiana: dagli anni ’50, l’Italia che veste il cinema internazionale” è attualmente in corso a Copenaghen, presso l’ambasciata italiana. L’evento, curato da Stefano Dominella, presidente onorario della maison Gattinoni, si propone di esplorare il legame indissolubile tra il cinema e la moda, due elementi che hanno storicamente contribuito alla diffusione del made in Italy nel panorama globale.
Il ruolo del cinema nella moda italiana
Stefano Dominella, nel raccontare la storia di questa sinergia, ricorda come negli anni Cinquanta il cinema abbia avuto un ruolo cruciale nel far emergere la couture italiana. Roma, in quel periodo, si trasformò in una vera e propria “Hollywood sul Tevere”, attirando numerose star internazionali. Queste icone della scena cinematografica iniziarono a indossare le creazioni delle giovani maison italiane, contribuendo così a definire il concetto di stile italiano.
La mostra presenta 25 abiti realizzati da celebri couturier e stilisti, tra cui Fernanda Gattinoni, Emilio Schuberth e Valentino. Queste opere non solo testimoniano l’evoluzione della moda italiana, ma raccontano anche storie di attrici iconiche che hanno influenzato le tendenze del tempo. Abiti come quelli indossati da Lana Turner, che con i suoi drappeggi ha creato un sex appeal inedito, o il celebre abito a sirena di Anita Ekberg in “La dolce vita” di Fellini, rappresentano momenti chiave nella storia della moda e del cinema.
Abiti iconici e attrici leggendarie
La mostra offre una selezione di abiti provenienti da archivi storici privati e dall’archivio personale di Dominella. Tra i pezzi esposti, spiccano quelli indossati da attrici come Audrey Hepburn, il cui stile impero nel film “Guerra e pace” ha segnato un’epoca. Le petites robes noires amate da Anna Magnani hanno conquistato i guardaroba femminili in tutto il mondo, dimostrando come la moda possa influenzare la cultura popolare.
In questo viaggio attraverso il cinema e la moda, il pubblico può rivivere l’eleganza di dive come Gina Lollobrigida e Maria Callas, fino ad arrivare a Sofia Loren, che con il suo abito rosso in “Pane, amore e…” ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva. La mostra non si limita a esporre abiti, ma racconta una narrazione visiva che celebra il connubio tra arte e stile.
Un messaggio di creatività e innovazione
L’ambasciatore italiano a Copenaghen, Stefania Rosini, ha dichiarato che “moda, design e cinema” rappresentano tre aspetti fondamentali dell’espressione culturale di un popolo. Secondo Rosini, gli artisti e i creatori coinvolti in “Fotogrammi di moda italiana” hanno dato vita a un’esperienza interattiva che invita il pubblico a immergersi in un mondo ricco di storia e innovazione. Questo evento non solo celebra il passato, ma guarda anche al futuro della moda e del cinema italiani, proiettando una visione di creatività e impegno.
La mostra, che si svolge a Copenaghen, rappresenta un’importante occasione per apprezzare l’evoluzione della moda italiana e il suo impatto sul cinema, sottolineando come questi due mondi siano interconnessi e continuino a influenzarsi reciprocamente.