Discorso di von der Leyen allo Stato dell’Unione: priorità a unità e rapidità in Europa

Marianna Perrone

Settembre 10, 2025

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha delineato le priorità fondamentali per il futuro dell’Unione Europea, evidenziando la necessità di un’Europa unita e di interventi rapidi. Durante il suo intervento sullo stato dell’Unione, ha dichiarato che “non si può più vivere di nostalgia” e ha avvertito di un imminente scontro sull’ordine mondiale che si basa sul potere. La situazione attuale, caratterizzata da conflitti e tensioni, richiede una risposta decisiva.

Nuove sanzioni contro la Russia

Il 19 gennaio 2025, l’Unione Europea ha annunciato il suo diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Queste sanzioni sono state progettate per congelare i beni russi presenti in Europa, i quali verranno utilizzati per finanziare il sostegno all’Ucraina. Von der Leyen ha confermato che l’Unione anticiperà sei miliardi di euro per la produzione di droni, un passo strategico per rafforzare le capacità difensive europee. Inoltre, ha ribadito l’impegno di 800 miliardi di euro per un ambizioso programma di difesa europeo, sottolineando l’importanza di una reazione forte alle atrocità avvenute a Gaza.

Risposta europea alle crisi umanitarie

Nel suo discorso, von der Leyen ha anche accennato alla possibilità di proporre sanzioni e di sospendere alcuni tipi di aiuti a Israele, evidenziando l’urgenza di una risposta europea alle crisi umanitarie. La Presidente ha sottolineato la necessità di rendere l’Unione Europea un’entità più attrattiva, con un focus particolare sull’indipendenza energetica. Questo obiettivo include lo sviluppo di un’Intelligenza Artificiale realizzata in Europa, un passo fondamentale per garantire la competitività e la sicurezza tecnologica dell’Unione nel panorama globale.

Un momento cruciale per l’Unione Europea

Le dichiarazioni di von der Leyen evidenziano un momento cruciale per l’Unione Europea, che si trova a dover affrontare sfide significative sia interne che esterne. La risposta a queste sfide sarà determinante per il futuro dell’Europa e per il suo ruolo nel contesto internazionale.

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