Cile: il governo propone sanzioni per chi non partecipa alle elezioni

Marianna Perrone

Settembre 10, 2025

Il governo del Cile ha recentemente presentato una mozione al Senato, mirata a ripristinare le sanzioni per coloro che non parteciperanno alle prossime elezioni presidenziali e parlamentari, programmate per novembre 2025. Questa iniziativa è stata approvata all’unanimità dalla commissione Governo dell’aula, con l’intento di ottenere una ratifica rapida da parte dell’intero Senato.

Dettagli della mozione

La proposta del governo cileno prevede l’imposizione di multe variabili tra i 35 e i 100 dollari per gli elettori che non si presenteranno alle urne. È importante notare che, nonostante l’introduzione di queste nuove sanzioni, rimane in vigore il disegno di legge originale, il quale stabilisce penalità che possono arrivare fino a 200 dollari. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riforme elettorali, volte a garantire una maggiore partecipazione degli elettori e a rafforzare il sistema democratico del paese.

Contesto politico e sociale

L’amministrazione del presidente Gabriel Boric, esponente di sinistra, ha avviato anche una riforma costituzionale che mira a modificare i requisiti di voto per i non cittadini. Questa decisione si colloca in un periodo di intensa immigrazione, che ha portato in Cile quasi un milione di nuovi residenti negli ultimi anni. Il governo spera che attraverso queste misure si possa favorire una maggiore integrazione dei nuovi cittadini nel processo democratico, garantendo al contempo che le elezioni siano un momento di partecipazione attiva.

Prospettive future

Con l’approvazione della mozione da parte della commissione, si attende ora il voto del Senato, che potrebbe avvenire in tempi brevi. La reintroduzione delle sanzioni per chi non vota rappresenta un passo significativo per il governo cileno, che punta a garantire una maggiore affluenza alle urne. Le elezioni di novembre saranno un test cruciale per l’amministrazione Boric, che si trova ad affrontare sfide interne ed esterne, inclusi i temi legati all’immigrazione e alla partecipazione politica.

In questo scenario, l’attuazione delle nuove normative sul voto obbligatorio potrebbe avere un impatto duraturo sulla cultura politica del Cile, contribuendo a plasmare il futuro del paese in un contesto di crescente diversità e cambiamento sociale.

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