Brasile: l’ex presidente Bolsonaro si avvicina a una possibile condanna

Egidio Luigi

Settembre 10, 2025

L’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, si trova a un passo dalla condanna nel processo per tentato colpo di Stato. Le ultime notizie provenienti dai media brasiliani, datate 20 marzo 2025, confermano che i giudici della Corte Suprema, Alexandre de Moraes e Flávio Dino, hanno espresso il loro voto favorevole per la condanna di Bolsonaro e di altri sette coimputati, tra cui ex ministri e generali.

Il processo per tentato colpo di stato

Il processo verte sulla presunta organizzazione criminale di cui Bolsonaro sarebbe stato a capo. Dopo la sconfitta elettorale del 2022 contro Luiz Inácio Lula da Silva, l’ex presidente avrebbe cercato di mantenere il potere attraverso manovre illecite. Le accuse a suo carico comprendono anche la progettazione di attacchi contro Lula, il vicepresidente Geraldo Alckmin e lo stesso Moraes. Un episodio particolarmente grave è l’assalto violento avvenuto l’8 gennaio 2023, quando i sostenitori di Bolsonaro hanno attaccato il Parlamento, il palazzo presidenziale e la Corte Suprema.

Le udienze e il rischio di regimi autoritari

Durante le udienze, Moraes ha messo in guardia sul rischio di un possibile ritorno a regimi autoritari, ribadendo che il processo sarà immune da pressioni sia interne che esterne, in particolare riferendosi all’amministrazione dell’ex presidente statunitense Donald Trump. Il 21 marzo 2025 è atteso il voto di Luiz Fux, seguito da altri due giudici. Non essendo la plenaria della Corte, composta da 11 membri, a giudicare il caso, ma bensì la prima sezione formata da cinque membri, basterebbe un ulteriore voto per determinare la condanna definitiva per Bolsonaro.

Le conseguenze della condanna

Attualmente agli arresti domiciliari a Brasilia, l’ex presidente si trova ad affrontare una pena che potrebbe arrivare fino a 43 anni di carcere. La sua possibilità di appello è limitata: potrà contestare la sentenza solo se due giudici su cinque si esprimeranno contro la condanna. Qualora il voto fosse di quattro a uno o cinque a zero, la sentenza diventerebbe definitiva. In questo scenario, la difesa di Bolsonaro potrebbe appellarsi solo alle corti internazionali, a partire dalla Corte interamericana dei diritti umani dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa).

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