Processo contro Bolsonaro: gli Stati Uniti esercitano pressioni sul giudice Moraes

Egidio Luigi

Settembre 9, 2025

Il governo degli Stati Uniti, sotto la guida del presidente Donald Trump, ha nuovamente espresso il proprio disappunto nei confronti del giudice della Corte suprema di Brasilia, Alexandre de Moraes, poche ore dopo una sentenza cruciale che ha coinvolto l’ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro. Quest’ultimo è accusato di un presunto tentativo di colpo di Stato, mentre gli Stati Uniti considerano Bolsonaro come vittima di una “caccia alle streghe”.

Critiche all’operato di Moraes

Nel corso di un intervento sui social media, il sottosegretario per la Diplomazia pubblica del Dipartimento di Stato americano, Darren Beattie, ha colto l’occasione per ricordare la celebrazione dell’indipendenza del Brasile, prevista per domenica 7 settembre, e ha criticato l’operato di Moraes, definendolo caratterizzato da “abusi di autorità”.

Impegno degli Stati Uniti

Beattie ha dichiarato che gli Stati Uniti continueranno a “prendere misure appropriate” in risposta agli sviluppi della situazione e ha sottolineato l’impegno di Washington a sostenere il popolo brasiliano nella loro lotta per la libertà e la giustizia.

Consequenze per il giudice Moraes

Il giudice Moraes è diventato un obiettivo di critiche da parte della Casa Bianca a causa del suo ruolo come relatore nel processo che potrebbe portare Bolsonaro a una condanna con una pena fino a 40 anni di carcere. A seguito delle tensioni diplomatiche, al giudice è stato revocato il visto per gli Stati Uniti ed è stato soggetto a sanzioni in base al Magnitsky Act, che prevede misure contro individui accusati di violazioni dei diritti umani.

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