Due ministre spagnole dichiarate ‘non grate’ dalle autorità israeliane

Marianna Perrone

Settembre 8, 2025

La vicepresidente del governo spagnolo e ministra del Lavoro, Yolanda Díaz, insieme alla ministra della Gioventù, Sira Rego, non potrà entrare in Israele e non avrà alcun contatto con lo Stato israeliano. Questa decisione è stata comunicata dal ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, attraverso un post pubblicato su X, dove ha sottolineato la necessità di informare gli alleati riguardo alla condotta ostile del governo spagnolo e alle affermazioni antisemite e violente espresse dai suoi membri.

Misure adottate dalla spagna

Gideon Sa’ar ha evidenziato che le misure adottate dalla Spagna nei confronti di Israele non possono essere ignorate e ha dichiarato che è giunto il momento di considerare sanzioni personali contro i membri del governo spagnolo che hanno superato ogni limite. Secondo Sa’ar, il governo guidato da Pedro Sánchez sta perseguendo una linea ostile nei confronti di Israele, caratterizzata da una retorica carica di odio. Ha inoltre accusato l’amministrazione spagnola di cercare di distogliere l’attenzione dai propri scandali e dalla corruzione attraverso attacchi costanti a Israele.

Contrasto con regimi autoritari

Il ministro ha messo in evidenza il contrasto tra l’attivismo dell’attuale governo spagnolo e i rapporti con regimi considerati autoritari, come quello degli ayatollah in Iran e quello di Nicolás Maduro in Venezuela. Ha richiamato l’attenzione sulla mancanza di consapevolezza storica da parte della Spagna riguardo ai crimini commessi contro il popolo ebraico, citando eventi storici come l’Inquisizione, le conversioni forzate e l’espulsione degli ebrei nel XV secolo, che rappresentarono una forma di pulizia etnica.

Relazioni diplomatiche con israele

Sa’ar ha ricordato che la Spagna è stata l’ultima nazione dell’Europa occidentale a stabilire relazioni diplomatiche con Israele e ha accusato l’attuale governo spagnolo di calpestare rapporti costruiti con cura nel corso degli anni, sia da governi socialisti che conservatori. Ha chiarito che non ogni critica alla politica israeliana è antisemitismo, ma quando questa si esprime attraverso demonizzazione e doppi standard, allora si configura come tale, secondo la definizione dell’Ihra (The International Holocaust Remembrance Alliance).

Intenzione di portare la questione all’ihra

Infine, Sa’ar ha annunciato la sua intenzione di portare la questione dell’antisemitismo esplicito dei membri del governo spagnolo davanti alla plenaria dell’Ihra, sottolineando la gravità della situazione attuale.

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